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Nbv e Jaeschke si salutano. Thomas ritorna negli States

Thomas Jaeschke, a sinistra, torna negli Usa. Al suo posto giocherà titolare Giulio Magalini, a destra
Thomas Jaeschke, a sinistra, torna negli Usa. Al suo posto giocherà titolare Giulio Magalini, a destra
Thomas Jaeschke, a sinistra, torna negli Usa. Al suo posto giocherà titolare Giulio Magalini, a destra
Thomas Jaeschke, a sinistra, torna negli Usa. Al suo posto giocherà titolare Giulio Magalini, a destra

Era nell’aria ma nessuno si aspettava che sarebbe successo così presto, addirittura prima che finissero i play off per il quinto posto. Le strade di Verona e Thomas Jaeschke si dividono adesso: è stato raggiunto un accordo consensuale. L’americano era comunque in scadenza e il suo contratto con l’Nbv sarebbe terminato a giugno ed era già certo che non ci sarebbe stato il rinnovo. Ma giocatore e club hanno scelto di anticipare i tempi, probabilmente sulla decisione ha anche influito la decisione dello staff di fare giocare Giulio Magalini titolare in questo finale di stagione. Thomas potrà così tornare negli Usa, curare il ginocchio che gli porcura qualche fastidio, e prepararsi al meglio per affrontare le Olimpiadi, l’obiettivo più importante per qualsiasi giocatore. Molto sfortunata la storia tra Jaeschke e Verona. Su quattro stagioni Jeaschke ne ha giocate solo due, la prima, quando arrivò insieme a Manavinezhad nel 2017. E poi questa, dopo due anni di stop.Due anni fermo, costretto al riposo da due infortuni molto seri e uno a distanza di un anno dall’altro. Prima il ginocchio: nell’estate del 2018, durante il match tra Serbia e Usa della Volleyball nations league, gli saltò il crociato anteriore e proprio sotto agli occhi dell’allenatore di Verona, Nikola Grbic, all’epoca anche sulla panchina della nazionale serba. Nemmeno il tempo di guarire, e a ottobre del 2019, sempre con la sua nazionale, ma nel match di coppa del Mondo con la Polonia, lo schiacciatore entra in campo nel quarto set e si fa male alla spalla sbattendo contro il montante della rete in un disperato tentativo di salvare palla a terra. Altra operazione, altra stagione in fumo per lui e per Verona, che, di nuovo, è stata costretta a tornare sul mercato per sostituirlo. La prima volta rimediò con Sharifi e Savani, la seconda con Muagututia. Quest’anno sarebbe dovuto essere il campionato della riscossa, del riscatto. Ma la scintilla non è mai scattata veramente, l’interruttore non si è mai acceso del tutto. Qualcosa non è andato per il verso giusto. Jaeschke ha fatto fatica a ritrovare la sua condizione migliore nella prima parte della stagione e, quando si è ritrovato, lo ha fatto solo a sprazzi e per poche partite. Senza lasciare il segno come ci si sarebbe aspettato quando contava, come ad esempio nel turno preliminare dei play off contro Milano. Ora le strade si separano, Jaeschke torna a casa, negli Usa, e Verona continuerà questo finale di stagione con Magalini, giocatore veronese cresciuto nelle giovanili gialloblù. Per Giulio una grande chance che dovrà sfruttare al meglio. •

Marzio Perbellini

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