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La Bluvolley torna al Forum «Abbiamo tanto potenziale»

La squadra all’AgsmForum prima di iniziare l’allenamento SERVIZIO FOTOEXPRESSFabio Dalla Fina, lo scout della Bluvolley e della nazionaleEdoardo CaneschiC’è tanta voglia di ricominciare dopo il lungo stop
La squadra all’AgsmForum prima di iniziare l’allenamento SERVIZIO FOTOEXPRESSFabio Dalla Fina, lo scout della Bluvolley e della nazionaleEdoardo CaneschiC’è tanta voglia di ricominciare dopo il lungo stop
La squadra all’AgsmForum prima di iniziare l’allenamento SERVIZIO FOTOEXPRESSFabio Dalla Fina, lo scout della Bluvolley e della nazionaleEdoardo CaneschiC’è tanta voglia di ricominciare dopo il lungo stop
La squadra all’AgsmForum prima di iniziare l’allenamento SERVIZIO FOTOEXPRESSFabio Dalla Fina, lo scout della Bluvolley e della nazionaleEdoardo CaneschiC’è tanta voglia di ricominciare dopo il lungo stop

Bluvolley è tornata finalmente ad allenarsi. Ieri la prima seduta all’Agsm Forum. Tanto entusiasmo e tanti volti nuovi, come quello di Edoardo Caneschi, il centrale nelle ultime stagioni a Sora. O del preparatore atletico, il bulgaro Ivanov Tvetelin Yordanov. New entry anche Milan Peslac, il secondo palleggiatore che, seppur cresciuto nelle giovanili della Bluvolley, debutta in prima squadra a Verona dopo le stagioni a Monza, Tuscania, Padova e Cisterna. Poi ci sono i confermati Spirito, Boyer, Bonami, Aguenier e Kaziyski. Più i giovani Zanotti e Donati ai quali si è aggiunto per questa prima fase di preparazione anche Massafeli. Mancano Asparuhov, impegnato con la nazionale bulgara. E Jaeschke, che arriverà ad agosto. Il roster non è ancora al completo, serviranno un secondo opposto e uno schiacciatore, che dovrebbe essere Giulio Magalini, altro elemento del vivaio gialloblù. Nello staff tecnico, di nuovo a fianco a Stoytchev e Simoni, anche Fabio Dalla Fina, lo scout della Bluvolley e della nazionale. Nessuno meglio di lui, che per lavoro stila dettagliatissime statistiche e analisi di gioco, conosce giocatori e squadre. E per questo il suo giudizio sulla Bluvolley, avversari e campionato, è quanto mai prezioso. Verona, con Kaziyski e Jaeschke in banda si è di sicuro rinforzata. «Quello di Tom sarà un ritorno importante dopo i tanti problemi che ha avuto. È pronto per diventare uno dei protagonisti del campionato. Ma non dimentichiamoci di Asparuhov», dice, «un giovane molto promettente e può lottare per un posto da titolare. Abbiamo tre schiacciatori con potenziale e fisicità». Forse la squadra si è indebolita al centro con la partenza di Solè, Cester e l’addio di Birarelli? «Ora abbiamo giocatori diversi», spiega, «Caneschi è giovane e qui potrà fare il salto di qualità che gli serve. E Aguenier è un centrale validissimo. Ricordo che è nel giro della nazionale francese. Bravo in attacco, a muro e in battuta e dovrà dimostrare il suo valore. Comunque la squadra è più forte con un bel potenziale». Rispetto alle big, la panchina veronese forse è un po’ il tallone d’Achille. «Lo è per tante squadre», ribatte Dalla Fina. «Anche la stessa Civitanova, che ha sempre avuto panchine stellari, si è ridimensionata molto. Così a Modena. Tutti hanno dovuto fare i conti con le problematiche generate dal Covid». Il campionato ha meno appeal delle ultime stagioni visti i tanti campioni che se ne sono andati? «Secondo me no. Qualche squadra ha fatto delle scelte di rigore e ha tagliato rinunciando ad alcuni giocatori, ma sarà comunque un campionato molto valido e competitivo. Vero, non ci sono più Bruno, Zaytsev, Anderson, ma è arrivato per esempio Lucarelli a Trento e Leon è stato confermato a Perugia». Tra le favorite «vedo Trento, Civitanova e Perugia un gradino sopra le altre. Modena ha scommesso sui giovani e dovranno integrarsi bene. Però il talento c’è. Poi c’è Piacenza, che si è rinforzata molto anche se a me piace Milano. Cisterna pure con Tillie e Randazzo, che potrà crescere dopo i problemi fisici avuti». E Bluvolley ? «Siamo lì, ma capiremo meglio come saranno le forze in campo quando inizieremo a giocare. Solo allora constateremo come le squadre si saranno amalgamate». Poi due parole sui singoli. Positivo l’inserimento di Peslac. «Giovane talentuoso, potrà crescere bene e dare una grossa mano a Luca». E per Boyer arriva l’anno della consacrazione? «Secondo me lui non ha niente da dimostrare, è un giocatore che può fare la differenza in attacco. In battuta è cresciuto e ora sarà affiancato da altri schiacciatori che gli daranno una bella mano e lo faranno sentire molto più sereno». Infine il capitolo nazionale. «Avere rimandato l’Olimpiade di un anno ha aperto tanti interrogativi: diversi giocatori avranno un anno in più e alcuni non sono più giovanissimi. Ma la voglia di fare bene in una manifestazione del genere e di portare a casa qualcosa di importante sarà il carburante per superare ogni difficoltà e rendere tutto un po’ più facile». •

Marzio Perbellini

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