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Jensen chiama i tifosi «Con voi tutto è possibile»

Verona Volley  al Forum finora ha perso solo tre volte  FOTOEXPRESSMads Jensen esulta dopo un punto FOTOEXPRESS
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Verona Volley al Forum finora ha perso solo tre volte FOTOEXPRESSMads Jensen esulta dopo un punto FOTOEXPRESS

Nelle ultime due partite è salito in cattedra e contro Modena ha fatto forse la sua migliore prestazione della stagione. Mads Jensen, l’opposto danese di Verona Volley, è pronto per il rush finale. Per la salvezza ci sarà bisogno di lui, dei suoi attacchi e delle sue fiondate al servizio. Al secondo anno in gialloblù, sfoggia un italiano perfetto, ottima pronuncia e grande proprietà di linguaggio. Tanto più sorprendente considerato che l’ha studiato da autodidatta. Segno di una grande determinazione che mette in qualsiasi cosa che deve fare. Negli allenamenti innanzitutto. «Non sempre ho giocato bene», ammette, «ma l’impegno che ci ho messo è sempre stato il massimo». Contro Modena e Ravenna hai cambiato marcia. Io metto sempre la stessa energia sia in campo sia in allenamento. Do il massimo. Ma adesso sto raccogliendo i frutti di tanto lavoro, ho trovato il mio gioco. È un finale di stagione incertissimo, cinque squadre in tre punti che si giocano la salvezza ma pure i play off. Davvero incredibile, non ho mai visto un campionato così. A noi mancano tre partite, ad altri due ed è tutto ancora aperto. Prima di Ravenna eravamo dodicesimi, cioè in A2, mentre adesso siamo ottavi, ai play off. Tutto ancora da decidere. Un giocatore vive per questi momenti, il momento di raccogliere i frutti. Per noi è l’occasione per dimostrare chi siamo. Tre partite toste e servono punti. Due in casa. Al Forum Verona ha perso solo tre volte mentre in trasferta solo due vittorie. I tifosi sono molto importanti per noi. In casa c’è una grande energia e noi la sentiamo tanto e credo pure gli avversari. Monza e Lube sono più forti di noi ma possiamo fare bene. Dobbiamo giocare con lo stesso atteggiamento contro chiunque. Come sta il tuo ginocchio? Mi ha un po’ condizionato, soprattutto in autunno. Anche adesso non sto benissimo però abbiamo uno staff di alto livello e posso sistemare questo problema anche se il fastidio un po’ c’è sempre. Sono stati lasciati per strada dei punti che adesso farebbero comodo: il ko a Taranto, dopo lo stop per il covid, ha pesato. In alcuni momenti avremmo potuto fare meglio, certo. Però ci sono state partite come quella contro Trento o Milano dove abbiamo giocato bene con squadre di alto livello. Vi aspettavate di trovare una Vibo così forte? Forse no. Giocano molto bene, Saitta ha tanta esperienza e i due schiacciatori sanno come vincere. Noi siamo ancora tanto giovani. Siamo forti ma spesso non siamo abbastanza cinici da chiudere quando è ora. In questo dobbiamo crescere ancora tanto. Con Modena se Leal non si fosse scatenato al servizio il tie break era un passo. Sì, eravamo avanti di due, tre punti. Esattamente questo. In certi momenti dobbiamo imparare a mettere palla a terra subito. Tante rimonte, spesso Verona va in svantaggio e poi recupera. Come mai? Noi come squadra cerchiamo di non mollare mai indipendentemente dal punteggio. Fisicamente siamo in forma. E questo ci permette di crescere sulla lunga distanza nei confronti degli altri che magari invece calano. Dove ti sei piaciuto di più? Con Modena ho fatto molto bene ma abbiamo perso. Se gioco bene ma perdiamo non sono contento. Con Trento abbiamo vinto e ho giocato bene. Una vittoria che ha cambiato la stagione, ci ha dato fiducia. Dove hai fatto peggio? A Padova in trasferta, poi Taranto, Vibo. Non siamo riusciti a giocare. Una domanda difficile: chi preferisci al palleggio per le tue caratteristiche, Spirito o Rapha? Sono due palleggiatori diversi, entrambi molto bravi. Rapha è un giocatore che quando entra in campo dà grande fiducia perché è il capitano e ha tanta esperienza. Luca ha tanta energia, forte anche a muro, in difesa e in battuta. Entrambi sono molto validi. Che pallone prediligi da attaccare? Non troppo veloce perché sono alto e ho le braccia lunghe. Mi serve più tempo. Una palla più morbida per prendere il tempo e passare sopra al muro. Dove devi migliorare? Sono ancora giovane, ho ancora tanto da imparare. E poi questo è il mio secondo anno da opposto, prima ero al palleggio. A muro sono alto, salto, ma tecnica e timing non sono ancora al top. Ti aspetti tanta gente in casa per le ultime due partite? Sì. E non c’è cosa più bella. Abbiamo bisogno dei tifosi, ci danno una grande mano e sono sicuro al cento per cento che con loro tutto è possibile contro chiunque.•.

Marzio Perbellini

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