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«Fatto una grande partita È la mentalità che voglio»

Grande soddisfazione L’allenatore del Verona Marco Zaffaroni conquista tre punti d’oro FOTOEXPRESS
Grande soddisfazione L’allenatore del Verona Marco Zaffaroni conquista tre punti d’oro FOTOEXPRESS
Grande soddisfazione L’allenatore del Verona Marco Zaffaroni conquista tre punti d’oro FOTOEXPRESS
Grande soddisfazione L’allenatore del Verona Marco Zaffaroni conquista tre punti d’oro FOTOEXPRESS

Zaffaroni piazza il colpaccio. Vincere contro un Lecce lanciatissimo e mettere insieme la seconda vittoria casalinga consecutiva infilando sette punti in quattro gare, significa che una svolta è riuscito davvero a darla. «La chiave di tutto è stata quel mese in cui abbiamo potuto lavorare», racconta soddisfatto il tecnico dopo il successo del suo Verona. «Parte tutto da lì. Abbiamo recuperato tanti giocatori e la condizione fisica, così abbiamo potuto schierare la stessa squadra con continuità, cosa che non era mai avvenuta prima». In questo modo ha invertito il trend la coppia Zaffaroni-Bocchetti, con semplicità ed efficacia. Un po’ come il gioco che esprime ora l’Hellas. Essenziale. «Abbiamo mantenuto i principi base», prosegue Zaf, «i primi risultati ci hanno dato fiducia ed autostima, elementi basilari per credere in quello che fai. L’insieme di queste cose ha contribuito a modificare l’andamento del nostro campionato. Adesso, la vera sfida, è riuscire a prolungare questo momento il più possibile». Durare nel tempo, ecco la scommessa dell’Hellas che cerca disperatamente di riprendersi il terreno perso in una sciagurata prima parte di stagione. Girone d’andata chiuso a 12 punti, di cui la maggior parte fatti in queste quattro gare del 2023. Il tempo è poco ma non è ancora finita. La gara col Lecce ne è un esempio lampante. «Abbiamo fatto una grande partita e i ragazzi sono stati bravissimi», conferma il mister. «L’avevamo detto che era fondamentale approcciare nel modo giusto. All’inizio loro si sono dimostrati una squadra in grande condizione, in fiducia. Poi, però, abbiamo tenuto fino a quando siamo venuti fuori legittimando anche il vantaggio. Complessivamente, una ottima prestazione». Dentro la vittoria ci sono le sgroppate e gli assist di Doig, il movimento perpetuo di Depaoli, la solidità di Hien, le infinite incornate di Djuric e le invenzioni di Ilic che, quando si accende, dimostra di essere una categoria sopra gli altri. «Sono felice che abbia fatto bene, è evidente», se lo gode Zaffaroni. «Ma di mercato no parlo, lo sapete. Me lo godo adesso che c’è». La settimana che arriva dirà quale sarà il suo futuro e dirà anche che sarà dello sfortunato Henry. Proprio quando sembrava sul punto di lasciare Verona per far spazio a Gaich, il suo ginocchio ha fatto crack ed il francese ha abbandonato lo stadio con il volto scuro e le stampelle. «Questa è l’unica nota negativa», sbuffa il mister. «Nelle prossime ore sono previsti gli esami strumentali per valutare l’entità del suo infortunio». Una gatta da pelare per Sogliano, pure lui rabbuiato a fine gara. «Ma l’avevo già detto il primo giorno di mercato che per trenta giorni sarei stato bombardato, lo si sapeva», non si scompone Zaffaroni. «So bene il martellamento che ci sarà da questo punto di vista. Però ho imparato che in questo mese possono esserci novità da un momento all’altro, proprio per questo ho deciso di non parlarne e pensare solamente ad allenare i ragazzi che ho a disposizione». Insomma può succedere di tutto. Anche che chi aveva le valige in mano, a suon di gol, le mette giù. «Beh di Lazovic parlo volentieri», sorride il mister. «Sono contento che abbia unito una buona vena realizzati a alle sue solite ottime prestazioni riconfermandosi un punto fermo della squadra». •.

Davide Cailotto

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