<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Due giganti per Verona Ecco Nikolic e Qafarena

La presentazione di Uros Nikolic e Anton Qafarena. In mezzo il direttore sportivo e socio Gian Andrea Marchesi SERVIZIO FOTOEXPRESS
La presentazione di Uros Nikolic e Anton Qafarena. In mezzo il direttore sportivo e socio Gian Andrea Marchesi SERVIZIO FOTOEXPRESS
La presentazione di Uros Nikolic e Anton Qafarena. In mezzo il direttore sportivo e socio Gian Andrea Marchesi SERVIZIO FOTOEXPRESS
La presentazione di Uros Nikolic e Anton Qafarena. In mezzo il direttore sportivo e socio Gian Andrea Marchesi SERVIZIO FOTOEXPRESS

Due giganti per Verona. 204 centimetri per l’opposto albanese Anton Qafarena, 24 anni; 209 per il centrale serbo Uros Nikolic, 23 anni. Facce da bravi ragazzi, un po’ timidi, educatissimi, molto felici di essere qui. Sono due giovani colossi che daranno tanta sostanza alla panchina gialloblù ma pronti a giocarsi il posto da titolare. La società li ha presentati ieri al Forum in una settimana ricca di appuntamenti: domani toccherà a Rok Mozic e Lorenzo Cortesia, venerdì invece sarà il turno di Rapha, il regista brasiliano. Mentre oggi è in programma l’amichevole contro Padova al palazzetto. Si corre: martedì 12 c’è il debutto in campionato contro Trento. Prima però bisogna presentare i nuovi giocatori a stampa e tifosi. Il direttore sportivo Il club ha iniziato con Anton e Uros. Il direttore sportivo e socio Geny Marchesi rivela che erano da tempo nel mirino gialloblù. «Sono giocatori fondamentali per il gruppo», dice. «Qafarena ha esperienza internazionale, ha giocato in Germania e anche in Ucraina dove ha vinto il campionato. Oltre a militare nella sua nazionale. Un giocatore che contenderà il posto a Jensen e come Nikolic ha ampi margini di crescita sia a livello fisico sia tecnico. Per lui un contratto annuale, per Nikolic un biennale». Sul centrale serbo il ds mette in evidenza le incredibili doti atletiche: «È alla sua prima esperienza fuori dalla Serbia, deve crescere. Può sfruttare la sua notevole altezza e l’incredibile elevazione, un ragazzo che sarà molto utile». All’unisono Per entrambi si tratta della loro prima esperienza nel campionato italiano. E sono entusiasti. Parlano all’unisono: «Una grande opportunità», dicono. «È il campionato più competitivo al mondo, oltre ad essere una incredibile emozione è motivo di orgoglio essere qui e per questo l’impegno sarà massimo». Per quanto riguarda l’impatto con la nuova realtà, la squadra e la città, entrambi assicurano «che è stato fantastico, coi compagni c’è già un ottimo feeling, il gruppo è giovane, lo staff è ottimo e si lavora molto bene, mentre la società è sempre presente e disponibile. Verona? Una città bellissima, una delle più belle in Italia senza dubbio». Qafarena «Essere qui è un traguardo personale importante», assicura Anton, che, da quanto fatto vedere finora nelle amichevoli, ha dato l’impressione di essere un giocatore solido, incisivo in attacco e con una buona battuta. «Parto dal presupposto che sia importante lavorare tanto e sempre. Bisogna solo progredire. E sono felice di poterlo fare con un allenatore come Stoytchev perché mi piace lavorare sodo, per me questo è molto importante. Per quanto riguarda la squadra stiamo crescendo in particolare modo in attacco». Il suo punto di forza? «Avere giocato all’estro per quattro stagioni, questo mi ha fatto crescere, ho fatto esperienza in diversi campionati e questo mi aiuta molto». Giocare in Italia sarà molto diverso rispetto al campionato ucraino dove, col Barkom, ha vinto i tre titoli stagionali. «In Italia il livello è mediamente più alto e tutti i team possono creare problemi a chiunque, sarà una battaglia dall’inizio alla fine», assicura. «Questo di sicuro è il campionato più competitivo al mondo». Nikolic Nell’ultima giornata del torneo vinto a Tours, in Francia, ha giocato titolare nel match contro i padroni di casa. Nel primo set tre muri. «Ho avuto la chance di giocare e fare subito tre muri ed è stato molto bello. Mi ha dato energia e fiducia», dice. «Comunque cerco di dare sempre il massimo. Mi sento più sicuro in attacco, riesco a saltare molto alto e mi piace. Mentre al servizio devo certamente migliorare (con il Tours su 12 battute 6 errori ndr). Come detto, il 12 il debutto a Trento, ma il 17, al Forum, arriva Perugia allenata dall’ex Nikola Grbic e suo connazionale. «Lo conosco di vista, ci salutiamo, non ho avuto la chance di essere allenato da lui perché sono arrivato nel giro nazionale quando lui era andato via». I primi due match saranno tosti. «Sì, sono due top team ma faremo del nostro meglio».•.

Marzio Perbellini

Suggerimenti