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«Crisi del gas? È speculazione Il price cap sarebbe risolutivo»

Matteo Ballarin alla presentazione di Noumory Keita
Matteo Ballarin alla presentazione di Noumory Keita
Matteo Ballarin alla presentazione di Noumory Keita
Matteo Ballarin alla presentazione di Noumory Keita

Matteo Ballarin oltre a essere consigliere delegato di WithU Verona è anche presidente di Europe Energy, multinazionale attiva nel mercato dell’energia elettrica e del gas attualmente in concordato perché paga il difficile momento storico e la congiuntura sfavorevole sul mercato. WithU italia che sponsorizza il volley che azienda è? «Una multiutility che non è nata per fornire solo energia e gas ma una serie di servizi diversi come internet, telefonia mobile, tra poco anche un market place dove comprare vari prodotti, anche quelli assicurativi o di telemedicina. Un ambiente dove una persona può trovare tutto ciò che gli serve nella quotidianità. Non servono 20 password, c’è un solo sito dove trovo tutte le mie utenze. Per semplificare la vita». Com’è la situazione del gas oggi? «Oggi il gas c’è», premette. «Sono d’accordo che i problemi ci saranno questo inverno. Ma i prezzi sono alti da almeno nove mesi e il gas c’era. I prezzi del gas degli ultimi sei mesi per me non hanno una componente fisica. Non è un problema relativo alla presenza o assenza del gas ma è solo speculazione». Cioè, non dipende dal fatto che la Russia abbia chiuso i rubinetti? «La Russia non poteva chiudere del tutto i rubinetti perché aveva bisogno di soldi. Lo scorso marzo, quando è incrementata la tensione, il gas c’era. Solo negli ultimi giorni ha iniziato ad alzare l’asticella. E finalmente si sta parlando di un cap al prezzo del gas, solo così si uccide la speculazione. Perché c’è una speculazione favorita dal fatto che le borse del gas sono nate solo per gestire lo smistamento del gas. Non hanno strumenti come la sospensione per eccesso di rialzo. L’altra cosa particolare», aggiunge, «di cui nessuno parla, è che gli operatori russi che gestiscono il gas russo sono stati tutti sospesi sui mercati. Quindi chi sta vendendo? Sono banche di affari, fondi di hedging che speculano enormemente. E si sa bene chi sta guadagnando. Conoscono i nomi e i cognomi di chi ha fatto alzare i prezzi. Ma non viene detto. Si parla di bollette, di aumenti, cosa fare, cosa non fare, del cattivone di Putin, ma in questo caso, e non sto parlando della guerra, il cattivone non è Putin. Ci stiamo facendo prendere in giro da chi, nella nostra parte del mondo, ha grossi interessi. E ha speculato enormemente. Sono i fondi di investimento dove i soci sono le nostre banche, mica chissà chi». Quindi l’affondo: «L’Unione europea non si muove se non c’è unanimità e paesi come Olanda e Norvegia hanno fatto un sacco di soldi. Per forza votano contro a qualunque cap. Altro che solidarietà. Adesso la Germania parla di recessione e finalmente è a favore del cap. Speriamo ci si muova, così si uccide la speculazione. Con due effetti. Fa scendere il prezzo ma non solo. Più abbasso il prezzo più Putin, che ha bisogno di valuta pregiata, spingerà a riaprire. Se non è stato fatto significa che sotto c’è qualche grosso interesse». •. Ma.Per.

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