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Cortesia, orgoglio azzurro «Parigi è il grande sogno»

Lorenzo Cortesia  Il centrale di Verona Volley , a sinistra, con la maglia della nazionale FOTOEXPRESS ZATTARINGiulio Magalini, lo schiacciatore veronese in azzurro FOTOEXPRESS ZATTARIN
Lorenzo Cortesia Il centrale di Verona Volley , a sinistra, con la maglia della nazionale FOTOEXPRESS ZATTARINGiulio Magalini, lo schiacciatore veronese in azzurro FOTOEXPRESS ZATTARIN
Lorenzo Cortesia  Il centrale di Verona Volley , a sinistra, con la maglia della nazionale FOTOEXPRESS ZATTARINGiulio Magalini, lo schiacciatore veronese in azzurro FOTOEXPRESS ZATTARIN
Lorenzo Cortesia Il centrale di Verona Volley , a sinistra, con la maglia della nazionale FOTOEXPRESS ZATTARINGiulio Magalini, lo schiacciatore veronese in azzurro FOTOEXPRESS ZATTARIN

L’azzurro lo riempie d’orgoglio. Lorenzo Cortesia ha vissuto da protagonista il triangolare di Cavalese dove l’Italvolley, campione del mondo e d’Europa, ha affrontato e battuto l’Olanda e la Bulgaria (dove giocava un altro gialloblù, Alek Grozdanov). Nel gruppo che il ct Fefè De Giorgi ha convocato per il torneo amichevole con vista sulla Vnl, che inizierà il 6 giugno in Canada, assieme a Cortesia per Verona Volley c’erano pure Giulio Magalini e Leandro Mosca. Contro la Bulgaria una bella partita e 13 punti. Sì dai, sono soddisfatto, è andata abbastanza bene ma per tutta la squadra. Sono contento. Ora la Vnl, prima tappa in Canada. Farai parte del gruppo? Penso che all’inizio giocherà questo gruppo un po’ più giovane, non c’è l’ufficialità ma ho buone sensazioni. Poi più avanti si aggregheranno anche i big. Tanta concorrenza nel ruolo dei centrali. In Italia in questo ruolo la presenza è bella fitta. Un centrale italiano per squadra in Superlega gioca quasi sempre, per cui il livello è sempre alto. Ma un roster così lungo fa molto bene alla nazionale. Tanta concorrenza, bisogna essere al top per ricavarsi uno spazio. Questa è una nazionale forte e per farne parte devi giocare ad alto livello. C’è una sana rivalità sportiva, una sana concorrenza che fa bene al gruppo. Una rivalità che condividi con Mosca, sia in nazionale ma anche a Verona. Abbiamo un rapporto ottimo, davvero buonissimo. Ci conosciamo sin dai tempi del club Italia. Tra noi mai nessun problema. Durante il campionato con Verona, Stoytchev vi ha alternato parecchio. Questo in base al tipo di partita e all’avversario che affrontavamo. In alcuni match servivano delle caratteristiche in altre partite delle altre. E per questo è stata attuata questa alternanza abbastanza equa diciamo e questo è stato un punto a favore di Verona visto che c’erano più opzioni disponibili. Quali sono le caratteristiche che differenziano te da Mosca? Intanto oggettivamente c’è una differenza di altezza. Poi la battuta è diversa. Leandro può dare più equilibrio con la float. Io ho la spin. In attacco siamo simili come gioco. A muro può cambiare la distribuzione del gioco degli avversari, soprattutto nei primi tempi, se c’è lui o ci sono io al centro. La battuta spin per te potrebbe essere un’arma notevole. Ci sto lavorando da un po’ e sto cercando di migliorarla piano piano. E un percorso che sto facendo. E ho anche la possibilità di battere float. Saper fare più cose è sempre un vantaggio. Caneschi (ex gialloblù ora a Piacenza) da quando batte spin ha fatto un notevole passo in avanti come centrale. Adesso tanti centrali stanno passando alla spin. Riflette un po’ l’evoluzione della pallavolo. Sei sulla strada giusta ... Ripeto, saper fare più cose è un vantaggio. Bisogna uscire dalla propria comfort zone. Anche se non è facile. Soddisfatto della tua stagione a Verona? Un po’ a metà. Se avessimo fatto meglio ai play off sarei stato più contento. Per quel che mi riguarda so che posso migliorare alcune cose e per questo lavoro tanto in palestra. Diciamo che la scorsa stagione ha lasciato una sorta di voglia di rivincita. Abbiamo fatto bene ma ora vogliamo fare quello step in più per diventare una squadra ancor più competitiva. Sono certo che riusciremo a farlo. Ora fai parte del gruppo azzurro, tra i sogni nel cassetto non può non esserci Parigi 2024. Ovviamente andare alle Olimpiadi è il sogno di tutti. Lavoro per quello tutti i giorni, sono qui per questo. Poi ovviamente le scelte le fa De Giorgi. Quello che posso fare io è mettercela tutta, lavorare tanto, dare sempre il massimo. E poi si vedrà. Sognare intanto non costa nulla. •.

Marzio Perbellini

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