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Caneschi e il ritorno di Peslac BluVolley pronta al debutto

Edoardo Caneschi e Milan Peslac al BluVolley Sporting Club FOTOEXPRESS
Edoardo Caneschi e Milan Peslac al BluVolley Sporting Club FOTOEXPRESS
Edoardo Caneschi e Milan Peslac al BluVolley Sporting Club FOTOEXPRESS
Edoardo Caneschi e Milan Peslac al BluVolley Sporting Club FOTOEXPRESS

Doppia presentazione, ieri mattina al BluVolley Sporting Club, per Edoardo Caneschi e Milan Peslac, alla vigilia peraltro della gara di domenica a Milano, contro l’Allianz, in Coppa Italia. «Sono due atleti che abbiamo fortemente voluto», ha premesso il diesse GianAndrea Marchesi. Per quanto riguarda Caneschi, ha chiarito il dirigente, «lo inseguivano già dalla scorsa stagione ma, per diverse ragioni, non siamo riusciti a chiudere il contratto. Poi questa estate le cose sono andate come volevamo e siamo felice di aver qui poiché è un centrale che rispecchia le doti che vuole il nostro allenatore Stoytchev. Deve ancora lavorare molto per diventare un top player, ma sono sicuro che col tempo, a Verona, potrà diventare tra i migliori giocatori nel suo ruolo a livello italiano». Passando al palleggiatore Peslac, fratello peraltro dell’attaccante Zoran che pure aveva iniziato nelle giovanili gialloblù, il Gengi ha spiegato che lo «stiamo tenendo sotto osservazione da alcune stagioni. Era quindi giunto il momento di riportarlo a Verona per farlo crescere ulteriormente e vedere di che pasta è fatto, questa volta in casa nostra. Sappiamo che è un grande agonista, un giocatore che ha nelle doti tecniche e soprattutto fisiche le sue armi migliori». Caneschi ha confermato che la società veronese lo aveva già cercato l’anno scorso anche se, causa emergenza sanitaria, ha dovuto aspettare che la situazione si sbloccasse: «Quando mi hanno chiamato non ci ho pensato un attimo e devo dire che mi sono già ambientato benissimo anche perché siamo veramente un bel gruppo». Entusiasta anche di Rado, «anche se molti ne parlavano male. Però io, non avendolo mai conosciuto, non ho voluto farmi pregiudizi. Devo dire che mi sono trovato benissimo perché cerca sempre di spingerti a dare il massimo». Tornando al periodo in cui ha indossato la maglia del Club Italia, sia in B ma anche in A2, il centrale toscano ha sottolineato che «è stato un periodo molto importante per la mia crescita, ora chiaramente arrivare alla nazionale maggiore sarebbe il top». Peslac si è detto molto felice di questo ritorno a casa, dopo cinque anni, precisando che « era comunque giusto mi facessi qualche esperienza fuori Verona che mi è stata molto utile. Orgoglioso di indossare la maglia della squadra della mia città, visto che sono nato in Serbia ma ormai sono qui da più di vent’anni». Anche lui contento di lavorare con il tecnico bulgaro, «poiché pretende sempre la massima serietà ed impegno, e questo lo ritengo fondamentale. L’avevo conosciuto già l’anno scorso, quando ho giocato contro Calzedonia, ma ci eravamo scambiati solo qualche parola. Mi ha chiesto alcuni miglioramenti e lo ritengo il riferimento giusto per la mia crescita». Per quanto riguarda le sue caratteristiche come palleggiatore, Milan ha spiegato di averle «simili a Spirito sotto il profilo fisico visto che siamo alti uguali, mentre tatticamente quella che mi riesce meglio è la palla dietro diversamente da Luca che predilige altre situazioni. Ma sono qui per migliorare, per affidarmi al tecnico; poi saranno gli allenamenti ed il campo a stabilire chi giocherà». •

Marco Ballini

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