L’urlo di Verona riempie il palazzetto. I gialloblù battono Vibo valentia 3-1, conquistano la prima vittoria da 3 punti, salgono a quota 5 e alzano le braccia al cielo ricevendo il lunghissimo e meritato applauso dei tifosi. Che, ieri sera al Forum, hanno gioito, sofferto, si sono disperati e poi hanno esultato assieme a una squadra che ha regalato grandi emozioni in una sfida lunghissima, combattuta, che sembrava chiudersi sul 3-0 e invece, improvvisamente, ha cambiato direzione con il rischio di mettersi malissimo. Quando Mozic ha schiantato a terra la palla della vittoria è scoppiata la festa. Si è sciolta la tensione. Perché a un certo punto è sembrato che il successo fosse sfumato, guastato dopo che i gialloblù, nella terza frazione, dopo tre match ball sciupati, si sono visti agganciare e superare da una Tonno Callipo mai doma. Anche perché i calabresi nel quarto set, approfittando del contraccolpo psicologico di Verona, sembravano avere preso in mano le redini trascinati da un Flavio scatenato. Si prospettava un drammatico tie break. Ma la squadra di Stoytchev, dopo lo sbandamento iniziale, però, ha ridotto lo svantaggio e lentamente si è rimessa in sella. Nel finale a fare la differenza è stata la battuta: Asparuhov, Aguenier e Qafarena (autore anche del punto del 23-23 e del muro su Douglas del 24-23) hanno lasciato il segno e Mozic è salito in cattedra. Spirito, che ha perfettamente orchestrato tutti i suoi attaccanti per tutta la partita, gli ha servito le ultime due bombe che il giovane sloveno ha messo a terra con grande potenza firmando la vittoria per 3-1 e l’ennesimo bottino personale da campione: 27 punti.•.