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Bagnaia doma Quartararo e concede il bis

Il bis   Dopo il successo di Aragon per Pecco Bagnaia c’è quello di Misano
Il bis Dopo il successo di Aragon per Pecco Bagnaia c’è quello di Misano
Il bis   Dopo il successo di Aragon per Pecco Bagnaia c’è quello di Misano
Il bis Dopo il successo di Aragon per Pecco Bagnaia c’è quello di Misano

Cinque posti sul podio conquistati su nove. Ha i colori del tricolore la domenica di Misano, nel giorno del gran premio di San Marino. Brilla la doppietta italiana in MotoGP. Un Francesco Bagnaia strepitoso conquista la seconda vittoria di fila, dopo quella di Aragon, con Enea Bastiani terzo, mai così in alto, a completare il dominio Ducati ed autore del giro veloce. Secondo Fabio Quartararo al termine di una rincorsa generosa, ma rimasta incompiuta. Il leader del mondiale può comunque dirsi soddisfatto dei 48 punti di margine che conserva su Bagnaia, a quattro gare dalla fine del mondiale. Ma vale tanto anche l’en plein in Moto3: primo Dennis Foggia, secondo Andrea Migno, terzo Niccolò Antonelli. E peccato per Romano Fenati, caduto a nove giri dal termine, quando era in testa alla corsa con quasi 3“ di vantaggio. I successi non portano solo punti, ma aggiungono esperienza, autostima, sicurezza nei propri mezzi, determinazione. Lo sta imparando un sempre più grande Pecco Bagnaia, autore di una gara capolavoro. Gli appassionati delle due ruote cercano un erede di Valentino Rossi? Tengano d’occhio questo ragazzo torinese, sbocciato proprio alla VR46 Academy. «Vincere qui è speciale», le sue prime parole, «una grandissima emozione. Ci ho messo un po’ per la prima, adesso due di fila... sono felicissimo». Sulla pista di casa lo ha premiato la scelta coraggiosa di partire con una gomma morbida al posteriore, mentre Quartararo ha preferito la mescola media. «Sapevo di dover fare la differenza fin da subito», ha spiegato il ducatista. Ed infatti è partito fortissimo dalla pole, guadagnando un bel vantaggio, mentre il francese della Yamaha se la doveva vedere con le Ducati di Jack Miller, Jorge Martin e Bastianini, «che mi attaccavano da ogni lato». Lo spagnolo è però ben presto è caduto, autoeliminandosi. La rincorsa di Quartararo è iniziata a 14 giri dalla fine, quando ha passato Miller. In quel momento il vantaggio di Bagnaia era vicino ai 3“, ma il pilota Yamaha ha cominciato a spingere davvero, limando decimo dopo decimo, fino a mezzo secondo a giro. Bagnaia però non si è fatto prendere dall’ansia e, nonostante uno pneumatico dietro visibilmente squamato, ha conservato lucidità e la sua guida fluida. «Gli ultimi giri sono stati complicati, ma il passo è rimasto sempre costante» ha confermato al termine. Infatti l’ultimo giro è iniziato con l’italiano davanti di appena 284 millesimi, ma si è chiuso con un vantaggio per lui di 364, segno che ormai Quartararo si era accontentato del secondo posto. •.

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