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Viviani argento al Cairo Scartezzini è di bronzo

Elia Viviani all’Uci Track Nations Cup al Cairo FOTO INSTAGRAM
Elia Viviani all’Uci Track Nations Cup al Cairo FOTO INSTAGRAM
Elia Viviani all’Uci Track Nations Cup al Cairo FOTO INSTAGRAM
Elia Viviani all’Uci Track Nations Cup al Cairo FOTO INSTAGRAM

Elia Viviani è medaglia d’argento nell’omnium e Michele Scartezzini medaglia di bronzo nell’eliminazione alla seconda prova di Nations Cup al Cairo. Danno, così, un buon contributo agli azzurri per la qualificazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024. Elia non correva l’omnium, specialità di cui è stato campione olimpico ai Giochi di Rio de Janeiro 2016, dal 2021 quando aveva concluso al 3° posto sia ai Giochi di Tokyo (dove è stato portabandiera dell’Italia) sia ai Mondiali. Aveva dovuto lasciare i recenti Europei di Grenchen alla vigilia dell’omnium, per febbre. Al Cairo contava anche di rientrare nel quartetto dell’inseguimento, come rivela Michele Scartezzini: «Marco Villa ha chiesto a Elia se voleva correre l’Eliminazione, ma lui ha risposto che preferiva essere nel quartetto». Così è stato, ma purtroppo la prestazione del trenino azzurro è stata largamente inferiore alle attese tanto che è rimasto escluso dopo il 9° posto in qualifica, a quasi dieci secondi dalla Nuova Zelanda. Nell’omnium, invece, si è tornati a vedere un Viviani in gran spolvero. Ha cominciato bene con il 5° posto nello scratch (ha sempre detto che entrare nei primi cinque nella gara d’apertura è risultato positivo) alle spalle di Boudat, Pedersen, Dorenbos e Kluge, ed ha fatto decisamente meglio del solito nella tempo race, indigesta a Elia da quando è stata inserita come prova, chiudendo al 4° posto alle spalle di Sexton, Kluge e Boudat. Poi non ha mancato l’appuntamento con la “sua” Eliminazione, specialità dove è da due anni campione del mondo. Ha vinto la volata finale con il temibile canadese Bibic, lasciandosi alle spalle due favoriti come Kluge e Boudat. Elia si è presentato, così, alla decisiva corsa a punti finale con 106 punti, due in meno del tedesco Kluge e quattro in meno del francese Boudat. Nel corso dei 50 km di gara, Viviani ha pareggiato i conti con Boudat per i punti conquistati negli sprint, ma il francese ha poi preso il treno giusto chiudendo a 139 punti contro i 119 dell’azzurro e i 117 dell’esperto Kluge. Nei confronti di quest’ultimo, Elia, dopo aver pareggiato i conti come punti, lo ha scalzato dal secondo posto con un piazzamento nell’ultima volata a punteggio doppio. Pregevole è anche il 3° posto di Michele Scartezzini nell’Eliminazione. Un po’ deluso per non essere stato inserito nel quartetto, ha risposto alla grande appena chiamato all’opera. «Sapevo di stare bene – riferisce – e di avere una buona condizione. Ho preso il posto che, solitamente, è di Elia. Non ho ripetuto gli errori di Giacarta dove avevo una buona gamba, ma corso da pollo. Questa volta mi sono gestito bene. Anche Elia e Marco Villa, alla fine, mi hanno fatto i complimenti. Nel finale, mi sono detto che dovevo assolutamente arrivare sul podio. Poi, ho dovuto fare un fuorigiri e non sono riuscito ad andare oltre il terzo posto», alle spalle dell’inglese William Tidball, vincitore sull’olandese Yoeri Havik.•.

Renzo Puliero

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