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L'intervista

Sofia Goggia: «Parona il mio rifugio perfetto. Che meraviglia i tramonti sulle vigne. I Giochi? Fiera di essere italiana»

di Francesca Castagna
La fuoriclasse dello sci e il suo rapporto con Verona
Sci, palestra e... Parona Sofia Goggia alla Magnitudo Training di Verona con Belle, dalla quale non si separa mai INSTAGRAM
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Alle Olimpiadi di Milano-Cortina mancano tre anni. Tre stagioni in cui Sofia Goggia vuole continuare a crescere. Senza compromessi, come piace a lei. Solo due settimane fa, la fuoriclasse olimpica postava sui social le «prime curvette estive» sulla neve di Cervinia. 

Mai ferma, Sofia Goggia, che ha scelto Verona, da qualche tempo, come sede di lavoro lontana dalle piste da sci. Lunghe ore a sudare alla Magnitudo Training, seguita dal preparatore Flavio Di Giorgio. Uno degli artefici, insieme a un folto staff di massimo livello, del suo ritorno in pista a Pechino 2022, dopo una microfrattura del perone e la lesione del crociato del ginocchio sinistro. Una medaglia d’argento inestimabile, di quelle che si guadagnano un posto nei vangeli dello sport. 

Arrivata, neanche a dirlo, senza compromessi. C’è poi la Sofia che si lascia incantare da un tramonto in Valpolicella, che studia con impegno scienze politiche alla Luiss. Gemelle siamesi, perché non esisterebbe Sofia Goggia senza Sofia.

Partiamo dal lavoro alla Magnitudo Training, dove si sta preparando e dove ha lottato contro il tempo per recuperare prima di Pechino 2022…
Non ci sono segreti. Flavio Di Giorgio, il mio preparatore, è riuscito a darmi una condizione fisica efficiente, e a preservarmi pur con grandi infortuni alle spalle e una gestione delle ginocchia tutt’altro che semplice. Per Pechino, ho portato con me in un percorso delle persone che hanno creduto di poter fare quello che abbiamo fatto, pur con delle responsabilità altissime.

Verona è diventata un punto di riferimento per lei e Federica Pellegrini, donne di sport.
Veniamo da discipline diversissime, ovviamente. Federica ha fatto di Verona il suo centro, io ci vivo d’estate per fare preparazione, facendo la spola con Bergamo. 

Nessuna idea dunque di stabilirsi in Veneto, come scelto da SuperFede?
Vedremo per il futuro, sarà compito mio trovare soluzioni per mantenere questi risultati e metodologie, provando a riavvicinarmi un po’ a casa.

La settimana tipo, in questo periodo?
Due allenamenti doppi, il mercoledì di riposo, ancora due doppi, poi il sabato dedicato al multisport. Ma la verità è che, con tante cose extra da fare ogni settimana, la settimana ideale non sono quasi mai riuscita a farla, e a volte ci troviamo a lavorare la domenica per raggiungere il giusto carico di lavoro.

Le Olimpiadi di Milano-Cortina si avvicinano. Come guarda all’appuntamento?
Con occhi orgogliosi e voglia di fare bene, la voglia di rappresentare l’Italia.

C’è una Sofia Goggia agonista e una Sofia Goggia donna?
Sono sempre la stessa persona. Una persona che ha dei valori. Non sarei la sciatrice che sono, senza essere la ragazza che sono. Le due cose non sono scollegate, lo sport rafforza quei valori di lealtà e onestà che già mi aveva trasmesso la mia famiglia. Sono una persona che non scende a compromessi.

Il suo luogo del cuore a Verona?
Non ho dubbi: Parona, dove vivo. Sono stata adottata dalla famiglia Bassanelli, dell’azienda agricola Roccolo Callisto. Ci sono dei meravigliosi tramonti, il lago coi cigni, le vigne. Ho trovato un contesto simile alla mia casa a Bergamo, dove vivo in città ma comunque nel verde e nel silenzio.

Non solo sci, l’abbiamo vista di recente allo Sporting Club Arbizzano, o in montagna sulla bici…
L’atletismo passa da gesti diversi. Pratico tennis, per lavorare sulla tecnica con un istruttore. È un lavoro alternativo, non bisogna temere di farsi male o di compromettersi. 

Però...
Chiaro, se succede ti puntano subito il dito contro, ma qualche giorno fa una compagna, mentre lavorava in palestra, è scivolata e si è fatta male. Bisogna stare attenti ma anche saper dire “faccio un giro in bici senza ansie”. Tramite altri sport, con una componente di curve e velocità, lavori su skills che puoi provare poi in pista.

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