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Scartezzini nono a Londra «Ora Europei e Mondiali»

Michele Scartezzini all’Uci ChampionsLeague di  Londra FOTO DA INSTAGRAM
Michele Scartezzini all’Uci ChampionsLeague di Londra FOTO DA INSTAGRAM
Michele Scartezzini all’Uci ChampionsLeague di  Londra FOTO DA INSTAGRAM
Michele Scartezzini all’Uci ChampionsLeague di Londra FOTO DA INSTAGRAM

Michele Scartezzini ha concluso al 9° posto l’Uci ChampionsLeague su pista. Nelle ultime due delle cinque prove, al velodromo olimpico di Londra, non è riuscito ad «entrare nei primi cinque, che poteva essere, per me, il massimo traguardo possibile». «Purtroppo – spiega l’atleta di Castel d’Azzano – non sono andato bene nella prima delle due serate londinesi con un 11° posto nello scratch e un 9° nell’eliminazione. Anche nell’ultima delle cinque tappe sono uscito deluso dallo scratch, solo 17°, mentre ho concluso bene con un 5° posto nell’eliminazione. Lì mi sono trovato bene anche grazie ad un rapporto più duro rispetto alle prove precedenti». La classifica dell’endurance è stata vinta dallo svizzero Imhof per miglior piazzamento nell’ultima prova rispetto allo spagnolo Mora. Alla seconda presenza nella manifestazione, Scartezzini osserva: «Tutto sommato è stata un’esperienza positiva. Peccato per quel passaggio a vuoto nel penultimo giorno, così non ho potuto difendere il quinto posto. Insomma, per come stavo, poteva andare molto meglio in una competizione dove, sì, bisogna andare forte, ma che ha un format, con due gare brevi come scratch e eliminazione, nelle quali basta un pizzico di sfortuna per compromettere un buon risultato. La qualità nelle cinque tappe è stata piuttosto alta». Scartezzini, dopo un quindicina di giorni di vacanza, sarà al velodromo di Montichiari con gli azzurri dopo Natale. «Poi – riferisce – proseguirò gli allenamenti su strada. È possibile che sia al St Juan Tour in Argentina, a fine gennaio, con gli azzurri della pista. Io e Lamon, con l’Arvedi, interpretiamo le gare su strada come allenamento, occasione di fare sforzo utile alla pista e per dare una mano ai giovani. L’obiettivo principale, per me, sarà presentarmi al meglio della condizione agli europei di Grenchen a metà febbraio». Il gruppo azzurro della pista lavora con obiettivi a più lunga distanza, i Giochi olimpici di Parigi 2024. Con la nuova formula per cui l’Italia avrà a disposizione quattro posti più uno per coprire tutte le gare e, soprattutto, l’obiettivo di qualificare il quartetto (campione in carica e primatista del mondo), Scartezzini sa di non avere possibilità di entrare, mentre rimane fondamentale la sua presenza a Europei e Mondiali, in particolare nella madison dove la coppia con Consonni è stata la migliore, con un 2° e un 4° posto nelle ultime due edizioni. «A Londra – fa presente Scartezzini – si parlava con Mora e Imhof delle Olimpiadi e io dicevo che ben difficilmente ci sarò. Allora, scherzando ma non troppo Imhof mi ha detto: “perché non prendi la nazionalità svizzera, a noi farebbe comodo”». Scartezzini ovviamente, non ci pensa. Farà il possibile per dare il miglior contributo possibile al gruppo azzurro col quale c’è un forte legame, come dimostra anche il fatto che, alla ChampionsLeague, abbia corso in maglia azzurra, ma con le scritte di tre sponsor che lo hanno sostenuto per le trasferte. E se quello citato sui pantaloncini «è Facci la pizza, dal nome del mio amico Alessandro Facci, che gestisce pizzerie a Forette, Povegliano e Villafranca», gli altri due sono Filippo Ganna e Simone Consonni, rispettivamente con le scritte TopGanna, come ormai è chiamato il detentore del record dell’ora, e il logo di Simone «una specie di bomba con la scritta sbam Consonni». «Pippo – fa presente Scartezzini – mi aveva già sostenuto l’anno scorso. Quest’anno, quando eravamo al Mondiale di Parigi, Consonni ha chiesto a Pippo quanto mi dava, per poi dire: allora io gli do un euro in più».•.

Renzo Puliero

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