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Rossi, energia per i play off: «Ora devo dare tutto»

Due partite, due anticipi. Contro Viadana e Valsugana, il Verona Rugby giocherà rispettivamente sabato 13 e sabato 20 aprile
Alessandro Rossi in azione
Alessandro Rossi in azione
Alessandro Rossi in azione
Alessandro Rossi in azione

Contro la sua ex squadra Viadana farà 99 presenze in maglia Verona Rugby. È solo questione di pazienza, per le tre cifre. Alessandro Rossi, da quando è tornato a Verona, si è confermato presenza insostituibile in terza linea. Che un classe ’97 come lui sia fra i più “anziani” del gruppo la dice lunga. Al Payanini Center si lavora a pieno ritmo per affrontare il rush finale delle ultime quattro gare di regular season.

«Trovo il Viadana cadetta e non la prima squadra, certo, ma giocare allo Zaffanella, che è stato casa mia per un anno, conta. Loro in casa sono una squadra non indifferente, e fra First XV e cadetta sono un corpo unico, con un’eta media bassa. Tanti ragazzi che erano in B anni fa ora li vedo in Elite», avverte Rossi.

Al Verona Rugby basta una vittoria, per avere la matematica certezza del primo posto nel girone, e del conseguente accesso ai playoff. Questione prima di tutto di sangue freddo. «L’unica cosa che guardo è arrivare in forma e in fiducia a queste partite. I plpayoff si giocano al momento, ma tutto parte da una preparazione lunga tutta la stagione». Una stagione fatta anche di momenti non semplici, come le due sconfitte consecutive di febbraio. Che Rossi, però, capitalizza in positivo.

«Aver vissuto momenti difficili mi rende tranquillo. Alcune gare le abbiamo vinte non giocando benissimo, altre le abbiamo perse, questo crea mentalità. Ci siamo passati, abbiamo un carico diverso sulle spalle.Viadana e Valsugana saranno di sabato, può essere un fattore di disturbo per chi, come me, è abitudinario. Ma i numeri non li guardo, il focus è sul momento». Le chiavi della stagione passano anche attraverso la gestione di una mischia votata al perfezionismo.

«C’è molta attenzione sull’esecuzione dei dettagli. Fare un gioco veloce, che deve arrivare allo spazio largo, vuol dire avere delle fasi statiche perfette, per permettere ai trequarti quella giocata precisa. Dalle mischie, al delivery delle touche, quando un lancio, anche da rimessa rubata, crea l’occasione in più. Abbiamo sofferto qualcosa contro le squadre più pesanti di noi, ma siamo giovanissimi, ci sta pagare pegno contro una mischia come Paese, che ha una età media di dieci anni superiore».

Proprio gestire un gruppo così verde è uno dei compiti del nocciolo duro di giocatori esperti. Talvolta partendo dalle basi. «È stato bravo Mattia Zago, da capitano, a trovare i momenti per comunicare, esprimere dubbi e confrontarsi. Trasmettendo anche il messaggio che poi in partita sono i leader a parlare. I momenti di difficoltà fanno maturare, se non remiamo tutti nella stessa direzione un errore di troppo ti complica la vita. Stiamo trovando il giusto equilibrio di gestione dello spogliatoio, stiamo bene e siamo cresciuti molto».

Guardare ai playoff è lecito, ma c’è ancora un mese intenso da affrontare. Alessandro Rossi traccia la strada: «A me stesso? Chiedo continuità, mantenendo il mio standard di gioco e riuscendo a conciliare meglio il lato personale di lavoro con lo sport. In questo mese devi dare qualcosa in più, perché le partite che contano stanno arrivando».

Due partite, due anticipi. Contro Viadana e Valsugana, il Verona Rugby giocherà rispettivamente sabato 13 e sabato 20 aprile.

Francesca Castagna

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