Cresciuti insieme fin da ragazzini. Nicola Minali e Davide Rebellin hanno condiviso da adolescenti il sogno di diventare professionisti. “Io di Davide ho un’immagine ben precisa”, ricorda Minali, “legata alla Popolarissima del 1992 tra i dilettanti, una corsa storica del trevigiano. Arrivai in volata senza treno per lanciarmi. Lui mi traghettò da solo per quasi 800 metri e mi permise di vincere. Perdiamo una persona splendida. Il ritratto è quello di un uomo semplice e cordiale”.
Cosa fare dopo questa ennesima tragedia sulle strade? “Io sono papà di un figlio ciclista ed ogni giorno mi pongo certe domande. Serve una riflessione da parte di tutti. Il ciclista in strada è la parte più debole e come tale va tutelato”.