<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Perez vince a Singapore Due Ferrari sul podio

Sergio Perez vincitore del Gp della Malesia su Red Bull
Sergio Perez vincitore del Gp della Malesia su Red Bull
Sergio Perez vincitore del Gp della Malesia su Red Bull
Sergio Perez vincitore del Gp della Malesia su Red Bull

Prima il rinvio di un’ora per la pioggia, poi l’incertezza del risultato perché Sergio Perez, vincitore del gran premio di Singapore, 17esima prova del Mondiale di Formula uno, in testa dalla prima all’ultima curva, è indagato per non avere rispettato la distanza dalla Safety car. Alla fine i cinque secondi comminatigli dai commissari, quasi tre ore dopo la bandiera a scacchi, non cambiano il podio. A Marina Bay Perez centra la quarta vittoria in carriera. Il messicano brucia il poleman Charles Leclerc in partenza e resta al comando fino alla fine. Piazza d’onore per il monegasco della Ferrari, terza la Rossa di Carlos Sainz. Pasticcia Max verstappen, partito dalla retrovie e alla fine settimo. L’olandese della Red Bull è saldamente al comando e già domenica prossima in Giappone può laurearsi campione del mondo per la seconda volta. «Penso che sia stata la mia migliore prestazione, ho controllato tutta la gara, anche se è stata abbastanza complicata», ha commentato a fine gara Checo Pèrez prima di essere convocato di commissari di gara. Lando Norris e Daniel Ricciardo si piazzano al quarto e al quinto posto permettendo alla McLaren di risalire al quarto posto nella classifica costruttori, davanti ad Alpine. Il gran premio di Singapore non parte sotto la buona stella, a cominciare dal via ritardato di un’ora e cinque minuti a causa delle forti piogge cadute sulla città. Il tempo è stato poi più clemente e la gara ha potuto svolgersi, anche se la pista era bagnata. Sei ritiri in totale: due della Alpines, le due Williams (Nicholas Latifi e Alex Albon), Zhou Guanyu (Alfa Romeo) e Yuki Tsunoda (AlphaTauri). Per la 13esima volta in 13 edizioni a Singapore, la gara è stata scandita dalla safety car. Molte le interruzioni e la gara alla fine viene decisa dal tempo anziché dai giri (3 in meno dei 61 previsti). «Ho fatto una brutta partenza che mi ha costretto ad inseguire, è stata una gara molto difficile», così ha commentato Charles Leclerc il suo secondo posto. Terza l’altra Ferrari, di Carlos Sainz. «È stata molto dura - le parole dello spagnolo - non sono mai riuscito a trovare il ritmo sul bagnato e non sono mai riuscito a sfidare i primi due. Quando ti manca la fiducia ti devi accontentare». Il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha analizzato la partenza di Leclerc: «Il suo start è stato ottimo, sia come tempo di reazione sia come utilizzo della frizione. Poi quando è andato sull’acceleratore ha trovato bagnato o poco grip. Errore di Leclerc anche nella prima sosta? Sì, è arrivato lungo, ma questo non ha influenzato più di tanto l’esito della gara».•.

ROMA

Suggerimenti