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Baseball

Non aveva mai fatto un fuoricampo in carriera, ne fa due nella stessa gara

di Luca Sguazzardo
L'«utility» della Tecnovap realizza un record. «Ho sentito il colpo giusto e ho cominciato a correre»
Andrea Orrasch, autore di un doppio "fuori campo" nella stessa partita
Andrea Orrasch, autore di un doppio "fuori campo" nella stessa partita
Andrea Orrasch, autore di un doppio "fuori campo" nella stessa partita
Andrea Orrasch, autore di un doppio "fuori campo" nella stessa partita

Andrea Orrasch, 23 anni da San Martino Buon Albergo e una laurea in Scienze motorie conseguita una settimana fa, gioca a baseball dall’età di 5 anni. È un giocatore che nel baseball si definisce “utility” anche se lui preferisce il ruolo di ricevitore, vale a dire che da sempre sa cosa fare in qualsiasi posizione del diamante venga messo. Al meglio.

Domenica scorsa, nella lunghissima trasferta della Tecnovap Verona a Settimo Torinese, si è addirittura permesso di stabilire un record: due fuoricampo nella stessa giornata.

 

Un exploit sportivo.

Erano anni che rincorrevo il primo fuoricampo della carriera, due in una sola giornata non lo avrei mai immaginato. Ero sicuro che prima o poi sarebbe arrivato.

 

Nel box di battuta succede tutto molto in fretta.

Quando ho colpito la palla nel primo home run non ci ho pensato su tanto. Ho “sentito“ il colpo giusto e ho iniziato a correre verso la prima base. Poi ho visto che l’esterno non riusciva a capire la traiettoria della palla, correndo verso il muro che delimita il diamante. Alla fine la palla è caduta oltre la recinzione. Sono stati 3 punti importanti per noi, anche se Settimo ha recuperato immediatamente.

 

Mentre il secondo...

È stato quasi una replica del primo. Però stavolta è arrivato un punto solo. Anche in questa occasione ho proprio sentito di aver colpito benissimo la palla. Che è volata alta verso l’esterno. Unico rammarico è che non siamo riusciti a vincere l’incontro. E non sono neanche riuscito a recuperare le palline da tenere come ricordo.

 

Sembrava di rivedere “L’idolo delle folle”, il film del 1942 con Gary Cooper e Babe Ruth, il leggendario giocatore dei New York Yankees.

Non aspiro a tanto (ride Andrea). Io gioco a baseball per passione da quando avevo 5 anni, e quest’anno abbiamo veramente una squadra che ci darà molte soddisfazioni. Siamo tutti ragazzi veronesi e siamo cresciuti insieme in questi anni. Un lavoro che sta dando i suoi frutti, merito anche dello staff del John Cortese e della società che ci è sempre stata vicina.

 

A chi dedichi questi due home run?

Ovviamente a mamma Elisabetta e papà Massimo, e a Cristiana, la mia ragazza. Ma un pensiero va a tutta la Tecnovap, giocatori staff e dirigenza: una grande famiglia.

 

E adesso?

Ovviamente adesso vado a cercarmi il film “L’idolo delle folle“.

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