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La storia

Manassero, l'ex predestinato tornato a vincere con la moglie caddie: «Dopo una lunga fase difficile, ora assaporo i bei momenti»

Matteo Manassero ha vinto il torneo di Copenaghen con la moglie Francesca come caddie. E in questa intervista ripercorre alcune tappe della sua carriera
Matteo Manassero e la moglie Francesc
Matteo Manassero e la moglie Francesc
Matteo Manassero e la moglie Francesc
Matteo Manassero e la moglie Francesc

Dove c'è amore c'è vita. Ma c'è anche la vittoria. Se dietro ad ogni successo c'è un segreto, quello di Matteo Manassero a Copenaghen gli camminava affianco. Nel ritorno di Manny alla conquista di un torneo dal valore europeo come il Copenaghen Challenge c’è anche sua moglie. Francesca, infatti gli ha fatto da caddie in Danimarca e ha portato sicuramente bene. Particolare, quello della moglie caddie, che Manassero sottolinea con un sorriso.

«È stata probabilmente la settimana perfetta per tante situazioni – ha detto Manassero – e adesso provo tante sensazioni. Mia moglie non lo fa mai ma in Danimarca mi ha seguito in campo, come caddie. Ho passato una fase difficile e lunga della mia carriera che adesso mi permette di assaporare di più questo bel momento. In quella fase lunga ho anche fatto qualcosa di buono».

 

Manassero, da predestinato al (quasi) anonimato

Matteo Manassero, nonostante tanti anni difficili in cui da predestinato è tornato si può dire quasi nell'anonimato, rimane uno dei golfisti più amati dagli appassionati italiani e non solo. Ragazzo per bene, mai sopra le righe, Manassero proprio dieci anni fa riuscì a conquistare a Wentworth, in Inghilterra, il Pga Bmw Champions, ritenuto una sorta di quinto Majors.

“Cosa è cambiato da quel maggio? - si chiede scherzandoci sopra lo stesso Manassero - Intanto ho dieci anni di più. Ho vissuto tanti momenti negativi in questi anni ma alzare questo trofeo a Copenaghen significa moltissimo per me. Forse nel passato non ho apprezzato fino in fondo i miei successi ma stavolta lo farò».

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La vittoria a Copenaghen

Col successo danese Manassero è passato dal 40esimo al quinto posto nella Road to Mallorca, l’ordine di merito del circuito. Nel ranking mondiale dalla 575esima alla 427esima posizione. E dire che giovedì, primo giorno di gara, era partito malissimo. «Questo sport è davvero strano - riprende Manassero - Giovedì potevo facilmente chiudere con un colpo in più e non passare il taglio. Ho iniziato la settimana con molti dubbi sul mio gioco, dubbi su un campo che non perdona se non giochi bene. Però poi giochi, sudi e scatta quel clic…Venerdì è andata meglio, è stato un giro un po’ "crazy". Domenica non ho mai guardato il leaderboard, sono sincero. L’ho fatto solamente alla 18 quando ho capito di aver un solo colpo di vantaggio e una buca ancora da giocare. Sapevo di doverla attaccare come ho fatto in questi giorni. Mi serviva il birdie. Stavo bene in campo, mi sono concentrato su ogni singolo colpo, sulla mia routine. Capivo comunque ciò che accadeva attorno a me. Sono felice e soddisfatto. Soprattutto perché ho avuto con me un grande caddie..».

Sandro Benedetti

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