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Della Casa punta sul cross «Il futuro è fuori strada»

La consegna del Premio Rizzetto 2023 Enrico Della Casa (al centro) a Castel d’Azzano. A sinistra anche Silvio Martinello, oggi apprezzato opinionista RaiQui Federciclismo ZoccatelliDalla bici alla Rai Martinello
La consegna del Premio Rizzetto 2023 Enrico Della Casa (al centro) a Castel d’Azzano. A sinistra anche Silvio Martinello, oggi apprezzato opinionista RaiQui Federciclismo ZoccatelliDalla bici alla Rai Martinello
La consegna del Premio Rizzetto 2023 Enrico Della Casa (al centro) a Castel d’Azzano. A sinistra anche Silvio Martinello, oggi apprezzato opinionista RaiQui Federciclismo ZoccatelliDalla bici alla Rai Martinello
La consegna del Premio Rizzetto 2023 Enrico Della Casa (al centro) a Castel d’Azzano. A sinistra anche Silvio Martinello, oggi apprezzato opinionista RaiQui Federciclismo ZoccatelliDalla bici alla Rai Martinello

Enrico Della Casa riceve il Premio Guido Rizzetto che la redazione sportiva de L’Arena e il Gs Cadidavid di Roberta Cailotto promuovono ogni anno nel ricordo di un giornalista che tanto ha fatto per il ciclismo di base. Il presidente dell’Unione ciclistica europea è particolarmente attento alla promozione del ciclismo e indica «in tutto il fuoristrada, cioè mountain bike, bmx, gravel, ciclocross un settore in crescita, che dà fiducia ai genitori perché si pedala in sicurezza e che potrà favorire il reclutamento per il passaggio al ciclismo su strada». Della Casa arriva al ristorante Gusto di Emiliano Oliosi, tradizionale sede della consegna del riconoscimento, direttamente da Roma dove ha seguito il finale del Giro d’Italia e ringrazia «gli organizzatori della corsa rosa che hanno lavorato in condizioni non facili ed i corridori, bravi in situazioni difficili. Almeno noi italiani», osserva, «dobbiamo parlare solo bene del Giro e dobbiamo sostenerlo perché è organizzato molto bene. C’era l’incognita della crono sulle pendenze di Monte Lussari, ma dal punto di vista scenografico e sportivo è stato un evento incredibile. È stato molto emozionante anche vedere così tanti tifosi sloveni». La più difficile Rispetto a Tour e Vuelta Della Casa non ha dubbi che «il Giro sia corsa molto più dura, per meteo e altimetria. Gli italiani», aggiunge, «si sono comportati molto bene. Le vittorie di Milan e Zana, le prove di Caruso e Frigo, aprono alla speranza e mi piace sia stato coinvolto Nibali, uno che può portare aria fresca». E sugli aspetti che hanno avvilito la corsa (Crans Montana e ritiro Evenepoel), fa presente: «Il tempo in alta montagna può cambiare da un momento all’altro. È vero che sulla discesa del Gran San Bernardo non c’era freddo ed è stato un peccato il chilometraggio ridotto. Mi fa piacere, invece, che l’accoglienza in Svizzera sia stata bellissima ed il capo della Polizia era molto contento della collaborazione avuto con la Polizia italiana. Spiace, infine, la mancanza di rispetto di Evenepoel nei confronti del direttore del Giro, Vegni, per non averlo avvisato del suo ritiro». Giovanissimi in strada La serata del Premio Rizzetto è, da tradizione, anche quella della presentazione della Festa dei Giovanissimi, proposta per il 39esimo anno dal Gs Cadidavid il 18 giugno (con premi estratti a sorte), impegnato anche nell’organizzare al velodromo di Pescantina del sesto Trofeo Manuthern e del terzo Trofeo Ace Elettrica (gran combinata con la gara su strada con in palio anche i Trofei Cailotto Ingrosso, Dino Ronca a Maria Piacenza) del 21 giugno. «È una festa», dice Diego Zoccatelli, «che impegna anche il Comitato provinciale perché coinvolge tutto il ciclismo veronese e noi dobbiamo guardare alle nuove leve che entrano a pedalate nel ciclismo. E bisognerebbe, veramente, tornare indietro premiando tutti, come accade alla gara del Gs Cadidavid». Gli interventi dell’olimpionico Silvio Martinello, del presidente del Comitato provinciale di Brescia, Gianni Pozzani, le foto di Remo Mosna (53 Giri d’Italia alle spalle più quindici Tour), la premiazione alla tricolore avvocati-notai-magistrati Chiara Castelli, il ricordo di Guido Rizzetto da parte del caposervizio Sport de L’Arena, Francesco Arioli - oltre alla presenza di titolari e rappresentanti di Pastificio Giovanni Rana, Eko (Michele Brombini), Eurospin (Zeno Mion), Globo, Bergen (Giovanni Biasi), Manuthern (Filippo Arzenton), NikOffice, Migross (Nicolò Mion), Goldart, Bauli, Acel (Andrea Rigo), Cailotto Ingrosso (da sempre vicini al Gs Cadidavid) - sottolineano la vicinanza di tecnici, dirigenti, forze economiche a chi si impegna nei fatti per la promozione del ciclismo giovanile. •.

Renzo Puliero

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