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Agnelli, Marotta e Delneri: Juve, è una rivoluzione

RIFONDAZIONE. Cambia anche tutto lo staff
Almeno dieci giocatori in partenza Diego bocciato dal 4-4-2

 Luigi Delneri: addio Samp
Luigi Delneri: addio Samp

 Luigi Delneri: addio Samp
Luigi Delneri: addio Samp

TORINO
Raramente nel calcio si è voltato pagina così globalmente come sta avvenendo alla Juventus. Oggi parte un processo di rifondazione di valore storico senza precedenti, che dovrà portarla a centrare subito il riscatto dalla sua stagione peggiore e a ritornare competitiva su tutti i fronti.
Mai, nella vita bianconera, era successa una rivoluzione così profonda: per avvicinarsi, bisogna riferirsi a due stagioni, il '70/71 e il 90/91, ma anche in quelle occasioni il riassetto non fu così globale, perchè oggi vengono cambiati praticamente tutti i ruoli nell'organigramma societario: nuovo presidente, Andrea Agnelli, con funzioni operative; nuovo dg, Beppe Marotta, responsabile unico dell'area tecnica, che viene così tolta a Jean Claude Blanc, nonostante il francese rimanga per ora amministratore delegato, ma non sono neppure esclusi clamorosi colpi di scena già in estate; nuovo allenatore, Gigi Delneri, con relativo nuovo preparatore atletico, Roberto De Bellis; nuovo capo degli osservatori, Fabio Paratici, che prende il porto di Renzo Castagnini, mentre il ruolo di direttore sportivo, ricoperto fino a ieri da Alessio Secco, sparisce; nuovo medico sociale, con il ritorno di Fabrizio Tencone al posto di Bartolomeo Goitre; partirà anche il responsabile commerciale Marco Fassone.
Niente a che vedere, insomma, con la stagione d'esordio nella veste di dirigente di Giampiero Boniperti, che assunse la carica di ad chiamando Armando Picchi per ripartire dai giovani e investire di nuovo su un futuro vincente, lasciando partire molti campioni non per demerito, ma per un fatto anagrafico; oppure con la stagione dell'arrivo di Luca Montezemolo.
La rivoluzione, questa volta per precise ragioni di flop sportivo, si estenderà anche al campo: sono almeno dieci i giocatori in partenza e sarebbero anche di più se non sussistessero oggettive difficoltà a piazzare pezzi assai scomodi come Diego, Melo, Amauri, lo stesso Buffon. Come in campo dirigenziale sono stati cambiati gli uomini di riferimento per ogni settore, in quanto si registra un fallimento su tutti i fronti, così avviene per i ruoli della squadra, dove hanno sì deluso tutti, ma in particolare i due terzini, un difensore centrale, i centrocampisti esterni, più Felipe Melo e Diego, gli attaccanti, nella globalità del reparto.
Per il brasiliano ex Werder, l'arrivo di Delneri non è certo una buona notizia, perchè il 4-4-2 dell'ex blucerchiato è ancora più rigido di quello di Ranieri, che appunto aveva bocciato Diego due stagioni fa. L'insediamento del nuovo staff avverrà in tempo record, perchè da subito parte il nuovo progetto e di conseguenza il mercato bianconero.

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