<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
In Gran Guardia, con finale il 10 ottobre

Verona International Piano Competition, al via le prove per i 35 finalisti

.
Il vincitore 2019 del VIPC, Xiaolu Zhang
Il vincitore 2019 del VIPC, Xiaolu Zhang
Verona Piano Competition, parla il maestro Daniel Rivera

Sono 35 i candidati ammessi alla prima prova in presenza della nona edizione del Verona International Piano Competition (VIPC), il Concorso pianistico Città di Verona, che sta scaldando i motori in vista della finale, prevista per il prossimo 10 ottobre. La giuria, presieduta dallo svizzero Jean-François Antonioli e composta dai maestri Salvatore Spanò, Edoardo Strabbioli, dall’argentino Daniel Rivera e da Roberto Pegoraro, direttore artistico del concorso, è infatti già al lavoro da oltre un mese per scovare i più promettenti talenti della tastiera che calcheranno il palco dell’Auditorium della Gran Guardia per la finalissima in riva all’Adige.

«La giuria, già da inizio agosto, ha ascoltato online l’esibizione dei 70 candidati iscritti alla prova eliminatoria. Si tratta di pianisti con un’età media di 26 anni, provenienti da 23 nazioni», spiega il maestro Roberto Pegoraro, direttore artistico del concorso. «Giappone, Corea del Sud, Italia e Russia sono, come da tradizione, le più rappresentate, con alcune new entry come Hong Kong, Lituania e Finlandia».

Obiettivo del concorso, organizzato dalla Associazione Musicale Liszt 2011 e punto di riferimento nel panorama dei premi pianistici internazionali (dal 2012 viene infatti accolto quale membro ufficiale della Alink-Argerich Foundation) è creare opportunità di confronto, comunicazione, solidarietà e amicizia tra i candidati, molti dei quali, dopo l’alloro veronese, vengono inseriti nei circuiti concertistici internazionali e prendono il volo verso prestigiose carriere pianistiche. È il caso per esempio, tra gli oltre settecento i ragazzi che ad oggi hanno scelto Verona come tappa del loro percorso artistico, dei vincitori che compongono l’albo d’oro del Vipc: Elizaveta Ivanova - Russia (2012), Mamikon Nakhapetov - Georgia (2013), Yoonhee Yang - Corea del Sud (2014), Evgeny Brakhman - Russia (2015), Jin-Hyeon Lee - Corea del Sud e Florian Mitrea - Romania (2016), Vasyl Kotys - Ucraina (2017) e Xiaolu Zang - Cina (2019).

«Nel 2020, purtroppo, la pandemia ha frenato anche il VIPC: l’incertezza sull’andamento dell’epidemia e la preoccupazione di non poter garantire a tutti i più elevati standard di sicurezza personale, ha imposto questa scelta etica», conclude Pegoraro. «Dopo un anno di stop forzato, siamo pronti a tornare per dare voce alla musica di questi giovani talenti, nella certezza che potremo ritrovarci con ancora più entusiasmo per celebrare, con la grande Musica d’Arte, l’uscita da questa drammatica situazione e insieme una nuova rinascita».

Prossimo appuntamento, quindi, le prove eliminatorie in presenza, in programma alla Gran Guardia giovedì 7 e venerdì 8 ottobre, che ridurranno i candidati da 35 a otto. Il giorno successivo sarà la volta delle semifinali, dalle quali usciranno i nomi dei tre finalisti, che si giocheranno il tutto e per tutto domenica 10 ottobre dalle 17. Al vincitore andranno 4.500 euro in denaro e un contratto discografico del valore di 3.000 euro con l’etichetta Fluente Records per la registrazione, pubblicazione e distribuzione di un disco in formato digitale.

Suggerimenti