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Un’Apecar come palcoscenico «Portiamo il teatro tra la gente»

I quattro artisti di Pungiglione Teatro durante un momento della performanceL’Apecar del Comitato Fossi di Montorio come palcoscenico
I quattro artisti di Pungiglione Teatro durante un momento della performanceL’Apecar del Comitato Fossi di Montorio come palcoscenico
I quattro artisti di Pungiglione Teatro durante un momento della performanceL’Apecar del Comitato Fossi di Montorio come palcoscenico
I quattro artisti di Pungiglione Teatro durante un momento della performanceL’Apecar del Comitato Fossi di Montorio come palcoscenico

Il pubblico non può andare a teatro? E allora sono gli attori che vanno a incontrare il pubblico, a bordo di un’Apecar. Improvvisando in piazze e cortili uno spettacolo capace di risarcire l’assenza forzata di spazi ufficiali. Capita poi che questa soluzione «estrema», determinata da una condizione di necessità (vale a dire nata nel tempo del lockdown quando appunto i teatri erano chiusi, così come tutti gli altri spazi di aggregazione) può risultare così ricca di attrattiva e portatrice di nuove prospettive da diventare non solo un modo altro per fare teatro ma essa stessa di per sè già teatro. È quanto è accaduto con il progetto di Enrico Ferrari e Nicolò Sordo, due giovani attori professionisti veronesi che, insieme a Michele Lonardi, musicista, e Paolo Montresor, giocoliere (con la collaborazione del Comitato Fossi Montorio e il patrocinio del Comune di Verona) hanno portato nei parchi di vari quartieri della nostra città (la partenza da piazza Bra) la loro «Storia di Bee» ottenendo un grande successo di pubblico nel mese di settembre. Pronti ora a ripartire per andare a raccontare la «Storia di Bee» nelle scuole. «L’idea ci è venuta da quanto ha fatto Giacomo Poretti, il Giacomo del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, a Milano subito dopo la quarantena», spiega Enrico Ferrari. «Dalla chiusura del Teatro Oscar di Milano, di cui è direttore artistico, ha deciso di portare dei monologhi in giro per la città a bordo di un’Apecar. Da qui nasce la collaborazione con il Comitato Fossi di Montorio, che sostiene iniziative volte alla conoscenza, alla promozione e alla tutela dell’ambiente e del territorio e che ha messo a disposizione di Pungiglione Teatro (così ci siamo ribattezzati per questa occasione: qualcuno già ci conosce probabilmente con il nome di Teatro da bar) un’Apecar per realizzare uno spettacolo itinerante sul tema dell’ecologia». Si tratta di uno spettacolo per tutte le fasce d’età, che unisce il racconto di favole alla giocoleria e alla musica. Le api, con la loro importanza nell’ecosistema, sono le protagoniste di questa avventura che tocca, con un linguaggio immaginifico, i grandi problemi del nostro pianeta. «Abbiamo concepito questo lavoro», prosegue Ferrari, «come spettacolo all’aperto per ambienti ampi, come parchi, piazze, giardini. La scena si svolge sia sull’Apecar che nelle sue vicinanze. Lo spazio scenico viene delimitato, e il pubblico è disposto dagli attori secondo le norme di sicurezza vigenti. Lo spettacolo vuole portare a riflettere sull’importanza delle api nel loro ruolo di mantenimento della biodiversità sul nostro pianeta e sul rischio della loro estinzione a causa dei comportamenti dell’uomo che hanno come conseguenza i cambiamenti climatici. Anche l’Onu ha dedicato una giornata mondiale a questi insetti che si celebra il 20 maggio di ogni anno. Insomma, una favola ma con un messaggio molto serio: la salvaguardia del mondo naturale». •

Alessandra Galetto

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