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Tulsa Ballet, la danza è viaggio interiore

Il Tulsa Ballet al teatro Ristori
Il Tulsa Ballet al teatro Ristori
Il Tulsa Ballet al teatro Ristori
Il Tulsa Ballet al teatro Ristori

Sincronia, pulizia tecnica, grande gestualità accolte con entusiasmo e calore da parte del pubblico. Masters of Dance di Tulsa Ballet, il quinto appuntamento del cartellone della danza al Teatro Ristori, sa conquistare con un programma di notevole spessore, dove la danza si trasforma in un’arte capace di accompagnare lo spettatore in un viaggio introspettivo, grazie a coreografie che sono ormai leggendarie. A sorprendere è stata la continua, palpabile escalation emotiva, complice anche il cambio di scaletta che ha fatto esordire Shibuya Blues di Anabel Lopez Ochoa, un lavoro astratto di grande impatto ispirato all’omonima intersezione di Tokyo nota per essere la più trafficata del mondo. Qui nelle ore di punta migliaia di persone si spostano da un lato all’altro, e il palcoscenico rivive questa frenesia attraverso virtuosismi classici fusi insieme a movimenti contemporanei, con un ritmo incalzante che scatena energia coinvolgendo il pubblico. Arriva poi il mix di leggerezza e innocenza di Who cares?, di George Balanchine, che fonde la musica raffinata delle canzoni di Gershwin, composte tra il 1924 e il 1931, alla bellezza di assoli e passi a due in stile neoclassico, dove il gioco di luci mette in risalto sapientemente le danzatrici e i loro abiti in tinta pastello con lo skyline e il suo sfondo scuro. A chiudere, con la sua ipnotica struttura circolare, Table Verte di Kurt Jooss, una ‘danza della morte in otto scene’, come recita il sottotitolo: i diplomatici mascherati, che discutono intorno al tavolo verde e sparano in aria a simboleggiare la dichiarazione di guerra, lasciano spazio a quadri drammatici che raccontano i conflitti e la loro intrinseca stupidità, con la presenza costante della Morte, ritratta come uno scheletro che si muove simile a un robot, perennemente assetato di vittime. Tulsa Ballet si conferma senza dubbio nella top ten delle compagnie americane e da decennia continua ad arricchire il panorama della danza internazionale. A impreziosire la presenza del gruppo non poteva mancare Marcello Angelini all’incontro La Danza di Evgenij Polyakov – Ballerino, coreografo e maître de ballet, organizzato sabato dall’associazione Evgenij Polyakov in collaborazione con il Liceo Coreutico “Michelangelo Buonarroti” e Immagine Danza Asd di Verona. Angelini, alla guida della compagnia da 24 anni, ha portato la sua testimonianza di ballerino e coreografo, nonché allievo del grande maestro. •

Silvia Allegri

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