Erano presenti medici, primari, infermieri e fisioterapisti dell'ospedale di Peschiera alla Sala del Consiglio di Sona, in piazza della Vittoria, per il rientro in orchestra del batterista e suonatore di washboard Gino Gozzi che dopo lunga malattia da Covid, 144 giorni di degenza, e gravi complicazioni, ora sta bene ed è tornato a suonare con i colleghi musicisti della Storyville Jazz Band, in occasione della manifestazione «Tappeti rossi». La formazione veronese è nata nel 1968, e propone nel suo dinamico repertorio musica dixieland, traditional jazz, spirituals, blues e stomp.
Nel concerto prenatalizio ad ingresso gratuito tenutosi nel pomeriggio domenicale è stato toccante il contributo della figlia di Gozzi, Giorgia, che ha dedicato una lettera aperta ai medici e non, che sono stati vicino al padre, alla moglie e mamma Caterina e a lei.
«Il nostro repertorio ripropone i brani classici del jazz delle origini», hanno spiegato i musicisti dell'orchestra, «in particolare dagli anni ’20 ai ’30 in cui ebbero grande successo in America balli come il jitterbug ed il Charleston che ne è la derivazione più conosciuta». Pronta per una imminente trasferta, la Storyville Jazz Band sarà mercoledì 8 dicembre al Palazzetto dello sport di Valdagno alle 20,30.