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il caso

Una rosa bianca per Blanco: la pazza idea di Madame SìSì

Il regalo del veronese patron dell'Art Club Disco di Desenzano «come un simbolo di speranza: il fiore è un'anima pura».
Madame SìSì con la rosa bianca che voleva donare a Blanco
Madame SìSì con la rosa bianca che voleva donare a Blanco
Madame SìSì con la rosa bianca che voleva donare a Blanco
Madame SìSì con la rosa bianca che voleva donare a Blanco

Una rosa bianca... per Blanco. È il regalo di Madame SìSì -  il veronese Carlo Tessari, patron del mitico Art Club Disco di Desenzano - alla giovanissima star di Calvagese, 20 anni compiuti una manciata di giorni fa, dopo tutto quello che è successo a Sanremo: «Accetta questa mia rosa bianca come un simbolo di speranza. Tutti i fiori hanno un significato, il fiore è un'anima pura. Per questo l'ingresso dell'Art è sempre pieno di fiori: e guai a chi me li tocca».

Anche Madame SìSì, che di spettacolo se ne intende, non è rimasta immune dal caso Blanco - tra l'altro pure finito in Procura a Imperia dopo la denuncia del Codacons: «Di certo distruggere tutto non è un bel gesto, ancor meno a Sanremo, che è la nostra vetrina nel mondo - dice Madame SìSì - ma la cosa grave è che, di fronte a quello che stava facendo un ragazzo di 20 anni, gli adulti sono rimasti fermi: il direttore d'orchestra ha proseguito, Amadeus ha fatto la zia ma quella troppo buona, Gianni Morandi è entrato con la scopa. Quando invece si poteva veicolare un altro messaggio: ognuno nella propria vita è libero di scegliere ma deve assumersi le sue responsabilità, ogni azione ha una conseguenza. Non importa la diretta, altro che show must go on: quello che conta è educare, Blanco doveva essere richiamato sul palco non per cantare di nuovo, ma per pulire».

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Madame Sìsì: «Bastava dire "Stai sbagliando"»

Ogni comportamento è importante, in un palco che richiama l'attenzione di milioni di persone: «Sono sconvolta dalla mancanza degli adulti: bastava dire Stai sbagliando, è offensivo per chi lavora, per chi ci guarda, sarebbe stato un grande insegnamento per i giovani. Ma forse è anche colpa di quegli adulti che non vogliono diventare adulti, e preferiscono rimanere ragazzetti».

Madame SìSì non crede fosse tutto organizzato: «Anche perché sarebbe stato ancora più grave». Anche all'Art Club Disco tanti giovani le hanno chiesto un pensiero: «Ci sono ragazzi che sognano tutta la vita di andare a Sanremo. Poi vedono i loro idoli che spaccano tutto: ma che messaggio è? Non può essere questo il divertimento. Tutti ne hanno parlato, vero: ma non ne hanno parlato bene, e credo sia giusto che la gente parli per quello che fai, non per quello che distruggi».

La provocazione: «Test antidroga a chi partecipa a Sanremo?»

Qualche vulcanica idea per il Sanremo che verrà: «Intanto mi propongo io, sarei una perfetta zia italiana», sorride Madame. «Ma ho in mente tanto altro», continua: «Ad esempio un Sanremo solo di giovani, e i cantanti adulti seduti in prima fila ma solo per dare consigli». E una provocazione: «Dal prossimo anno test antidroga per chiunque voglia partecipare. Sarebbe un modo per educare, per premiare i giovani che s'impegnano: non puoi salire sul palco se non dimostri di lavorare bene per te stesso. Bellissimo, non trovate?».

Il caso Blanco intanto continua a far parlare di sé. Su Instagram Riccardo Fabbriconi (questo il suo nome di battesimo) ha pubblicato la preview del suo nuovo singolo, che non a caso s'intitola «Sbagli». E a Calvagese sono arrivate le telecamere de «La Vita in Diretta» di Rai 1. Al telefono è stata intervistata Paola, la mamma di Blanco: «Credo che la denuncia sia fuori luogo - ha detto - e che ci siano cose ben più importanti. Ha solo 20 anni, e come tutti ha i suoi difetti: ma arrivare a questo vuol dire far del male a una persona. Vi siete chiesti come potrebbe prenderla un ragazzo così giovane?».• 

Alessandro Gatta

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