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«Io vivo altrove!» Battiston dal teatro al cinema

L’incontro   Carlo Mangolini e Giuseppe Battiston al Nuovo   FOTO BRENZONI
L’incontro Carlo Mangolini e Giuseppe Battiston al Nuovo FOTO BRENZONI
L’incontro   Carlo Mangolini e Giuseppe Battiston al Nuovo   FOTO BRENZONI
L’incontro Carlo Mangolini e Giuseppe Battiston al Nuovo FOTO BRENZONI

Foyer del teatro Nuovo esaurito per Giuseppe Battiston. Applausi e una grande testimoniznza di stima e apprezzamento affettuoso da parte del pubblico veronese per l’attore che fino a domenica è in scena al Nuovo con «La valigia» dello scrittore-giornalista russo Sergei Dovlatov: uno spettacolo in cui Battiston offre una prova d’attore straordinaria, trascinando lo spettatore in un viaggio poetico, malinconico e insieme comico dentro l’esilio che vive in ciascuno di noi. Ma non solo. In questi giorni è in proiezione anche nella nostra città il film «Io vivo altrove!» che vede Battiston, oltre che come attore, per la prima volta anche alla regia. E domenica Battiston sarà presente in sala al cinema Diamante (via Pietro Zecchinato, 5, tel. 045 509911) per un incontro con il pubblico, alle 21 prima della proiezione del film. Si tratta di una commedia che vede in scena, insieme a Battiston, Rolando ravello, rispettivamente Fausto Biasutti e Fausto Perbellini. I due, oltre ad avere lo stesso nome, hanno la passione per la fotografia e odiano vivere in città. Si incontrano per la prima volta in occasione di una gita in campagna per amanti della fotografia del paesaggio e tra i due nasce subito un'amicizia. Approfondendo la conoscenza scoprono di avere il grande sogno di abbandonare la città e trasferirsi in campagna a contatto con la natura. La grande occasione si presenta quando Biasutti eredita la casa della nonna Adele a Valvana, sulle colline del nord est, e coinvolge subito il suo amico Perbellini. Pieni di entusiasmo, i due partono alla conquista della loro nuova vita, ma dovranno fare i conti con le ostilità della gente del posto. Biasutti scopre infatti che la nonna parlava male di lui in paese e che i pregiudizi su chi viene dalla grande città sono difficili da sradicare. Integrarsisarà una bella sfida. •. V. L.

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