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La rassegna

A teatro per cambiare sguardo: al Nuovo torna «Divertiamoci»

Dal 15 novembre al 24 marzo i tradizionali otto spettacoli per complessive trentadue rappresentazioni
In scena Ale e Franz al Nuovo con «Comincium»
In scena Ale e Franz al Nuovo con «Comincium»
In scena Ale e Franz al Nuovo con «Comincium»
In scena Ale e Franz al Nuovo con «Comincium»

Un’edizione speciale, perchè segna l’atteso ritorno alla normalità, dopo il tempo buio della pandemia. Dal 15 novembre al 24 marzo torna al teatro Nuovo la rassegna Divertiamoci a teatro, giunta alla sua ventiquattresima edizione, con otto spettacoli per complessive trentadue rappresentazioni, nelle modalità delle passate stagioni. In programma testi contemporanei, due commedie di Molière, l’immortale Agatha Christie e un canovaccio del 1717 su Arlecchino, con tanti nomi noti, come Antonio Catania, Paola Quattrini, Gianluca Ramazzotti, Paola Barale, il duo Ale e Franz, Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta, Benedicta Boccoli, Lorenza Mario, Lodo Guenzi, Marco Zoppello, Giorgio Lupano e Attilio Fontana.

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«La gioia di ritrovarci: siamo tutti uniti da questo sentimento»

A presentare il cartellone, ieri mattina, il direttore dello Stabile del Veneto Piermario Vescovo, affiancato dal presidente della Società Teatro Nuovo Zeno Poggi e da molti dei rappresentati degli sponsor che da anni rendono possibile che gli spettacoli vadano in scena. Tra questi anche il nostro quotidiano, come ha spiegato il direttore de L’Arena Massimo Mamoli, intervenendo all’incontro di presentazione. «La gioia di ritrovarci: siamo tutti uniti da questo sentimento. E noi anche quest’anno abbiamo voluto confermare la scelta di essere accanto al Teatro Stabile di Verona in questo viaggio non soltanto per un portato storico, una comunanza di vedute che ci vede insieme da tempo. Siamo qui prima di tutto perchè, secondo l’etimologia di “Divertiamoci“, da “divertere“, crediamo nella necessità di spostare il nostro punto di osservazione dai luoghi comuni, dal pregiudizio, dalle paure e dagli stereotipi per riconciliarci con la vita, così erosa e compromessa negli ultimi due anni. Un ritrovarci dunque intorno al valore del dubbio contro l’arroganza della certezza. In questa stagione di campagna elettorale mai è stata pronunciata la parola cultura: ancora il vecchio pregiudizio per cui, come diceva Orazio, “carmina non dant panem»? Crediamo sia ora, appunto, di “divertere“ da questa visione». «E proprio con il quotidiano L’Arena anche quest’anno abbiamo in programma gli incontri con gli attori nel foyer del teatro, il giovedì pomeriggio: un’occasione per il nostro pubblico di entrare nel dietro le quinte degli spettacoli», ha aggiunto Vescovo, prima di illustrare il cartellone.

 

Il cartellone

«A dare il la a questa edizione è Pietro Garinei. Inizio migliore non poteva esserci. Fu proprio lui, a partire dagli anni Sessanta, il raffinato assertore del divertimento a teatro con messinscene indimenticabili. Forse il titolo della nostra ultraventennale rassegna un po’ debitrice lo è nei suoi confronti. Oltre al marchio Garinei ci sono, in questa edizione, quello di Ale e Franz e della loro inseparabile panchina e quello sempiterno di Molière. Nel quattrocentesimo anniversario della sua nascita sono due le commedie di Molière in cartellone. Altri tuffi nel passato sono (gradito omaggio alla Commedia dell’Arte) un canovaccio del 1717 su Arlecchino e l’intramontabile “Trappola per topi“ di Agatha Christie, giallo teatrale che quest’anno compie settant’anni. Non poteva mancare infine il divertimento di ridersela di manie, esasperazioni e luoghi comuni che condizionano la nostra esistenza. “Scusa sono in riunione… ti posso richiamare?“ prende in giro il desiderio smodato di successo. “Tre uomini e una culla“ (che Coline Serreau ha tratto dal suo film del 1985) tira invece in ballo con comicità e delicatezza le varie sfaccettature della paternità».

Alessandra Galetto

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