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Simone Signoret, la bellissima che perse la testa per Montand

di Angela Bosetto
Yves Montand e Simone Signoret
Yves Montand e Simone Signoret
Yves Montand e Simone Signoret
Yves Montand e Simone Signoret

In occasione del centenario dell’attrice francese Simone Signoret (nata a Wiesbaden il 25 marzo 1921), è uscito il volume «Je vous ai tant aimés… Montand et Signoret, un couple dans l’Histoire», firmato da Benjamin Castaldi (nipote della diva) e incentrato sulla celebre coppia del cinema d’oltralpe, rimasta unita fino alla morte di lei, avvenuta il 30 settembre 1985. Considerata una delle donne più affascinanti di Francia, la Signoret (all’anagrafe Simone Henriette Charlotte Kaminker, figlia di un interprete polacco e di una parigina) approdò al cinema per puro caso (trovò lavoro come comparsa durante l’occupazione nazista) e dovette utilizzare il cognome materno per nascondere le proprie origini ebraiche. Nel 1943 conobbe il regista Yves Allégret, suo primo marito e pigmalione, che però lasciò nel 1949, quando perse la testa per un altro Yves, il cantante e attore Montand. Parallelamente iniziò il periodo migliore della carriera di Simone grazie a «Il piacere e l’amore» di Max Ophüls (1950), «Casco d’oro» di Jacques Becker (1952), «Teresa Raquin» di Marcel Carné (1953), «I diabolici» di Henri-Georges Clouzot (1954), «La selva dei dannati» di Luis Buñuel (1956), «Le vergini di Salem» di Raymond Rouleau (1957) e, soprattutto, «La strada dei quartieri alti» di Jack Clayton (1959), che le valse l’Oscar come miglior attrice protagonista. Proprio in occasione della cerimonia di consegna dei premi, Yves e Simone conobbero un’altra coppia vip: Marilyn Monroe e Arthur Miller, il quale suggerì alla moglie di lavorare con l’attore francese il prima possibile. Purtroppo durante le riprese di «Facciamo l’amore» (1960) fra Montand e la Monroe scoppiò la passione. La Signoret, divenuta improvvisamente «la cornuta più famosa del mondo», cercò rifugio sul set italiano di «Adua e le compagne» (1960), diretto da Antonio Pietrangeli. Terminato «Facciamo l’amore», Montand lasciò Marilyn e tornò dalla moglie, ma, come scrive Castaldi, per Simone «c’è un prima e un dopo rispetto a quel tradimento. Prima era una donna innamorata, radiosa, bellissima. Poi il tempo è accelerato di colpo e lei, fisicamente, ha iniziato a dimostrare più della sua età, accettando gli anni che passavano.» Nonostante tutto, non divorziarono e l’attrice continuò a recitare, collaborando con René Clément, Costa-Gavras, Stanley Kramer, Sidney Lumet, Jean-Pierre Melville, Patrice Chéreau e Moshé Mizrahi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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