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L'iniziativa

«Si faccia luce sui teatri», il Salieri vuole riaprire

Marco Vinco,  direttore artistico del teatro Salieri
Marco Vinco, direttore artistico del teatro Salieri
Marco Vinco,  direttore artistico del teatro Salieri
Marco Vinco, direttore artistico del teatro Salieri

Il teatro Salieri di Legnago (Verona) torna ad illuminarsi a festa. La sala teatrale cittadina, che rimarrà comunque chiusa, ha deciso infatti di aderire a «Facciamo luce sul teatro!».

 

L’iniziativa, promossa in tutta Italia dall’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo (U.N.I.T.A), intende non solo accendere i riflettori sul difficile periodo che stanno attraversando tutti i teatri, chiusi ormai da un anno (con l’unica eccezione del periodo giugno-ottobre 2020) a causa delle misure per contenere il contagio da Covid-19, ma anche chiedere al nuovo Governo e all’intera cittadinanza un ritorno graduale, in totale sicurezza, delle rappresentazioni dal vivo.

 

L’appuntamento, concepito come un’opportunità per il pubblico di testimoniare la sua vicinanza al teatro, è per domani, dalle 19.30 alle 21.30. Chi lo desidera, potrà lasciare un pensiero scritto di sostegno al teatro, sui fogli e cartelli che saranno disponibili sul piazzale del teatro. In alternativa, si potrà inviare una mail a info@teatrosalieri.it.

 

Il ritrovo davanti al Salieri dovrà avvenire nel rispetto delle misure di distanziamento: l’affluenza sarà regolata e controllata dagli stessi organizzatori. «L’evento», spiega Marco Vinco, direttore del Salieri, «vuole essere un segnale per dimostrare che il teatro è vivo e vuole ripartire. Ma per farlo ha bisogno del pubblico. La vera luce sarà quindi quella dei nostri spettatori perché è da loro che prenderemo la forza per ricominciare. L’auspicio è che il riconfermato ministro alla Cultura Dario Franceschini possa presto cambiare idea, gettando le basi per la riapertura dei teatri, programmandola, in modo che tutti possano organizzarsi al meglio».

 

Del resto, da un’indagine dell’Agis, l’associazione generale Italiana dello Spettacolo, da giugno a ottobre, in tutti i teatri italiani si è verificato un solo caso di contagio Covid. «Non si capisce come si sia arrivati alla decisione di chiudere i teatri», conclude Vinco, «visto che si tratta di luoghi molto controllati dove le persone, oltre a sottoporsi alla misurazione della temperatura e all’igienizzazione delle mani, rimangono sedute, a distanza l’una dall’altra, e con la mascherina sempre indossata. È dimostrato che in altre realtà, regolarmente aperte, il pericolo di contagio è molto più alto». 

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