<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Sanremo 2022, la quarta serata

La serata delle cover la vince... chi non fa cover. E grazie a Jovanotti Morandi vola al secondo posto

Jovanotti e Morandi
Jovanotti e Morandi
Sanremo 2022, la serata delle cover

La serata delle cover è vinta... da chi non ha fatto cover.

A Sanremo 2022, vanno in scena i rifacimenti di canzoni degli anni ’60, ’70, ’80 e ’90, m a a vincere sono Gianni Morandi e Jovanotti (ieri anche in versione ospite), che fanno un medley di quattro loro canzoni.

In una serata in cui brilla la co-conduttrice è Maria Chiara Giannetta, i due hanno cantato Occhi di ragazza, Penso Positivo, Un mondo d’amore e Ragazzo fortunato e, oltre a vincere la serata davanti a Mahmood e Blanco (secondi) ed Elisa (terza), hanno permesso alla loro canzone Apri tutte le porte (scritta proprio da Jovanotti per Morandi) di issarsi al secondo posto nella classifica generale.

 

La gara si era aperta con Noemi che si è misurata con una leggenda della black music, Aretha Franklin, You make me feel like a natural woman.

Giovanni Truppi, Vinicio Capossela e Mauro Pagani hanno omaggiato De Andrè con Nella mia ora di libertà.

Yuman si è messo alla prova con My Way di Frank Sinatra, con Rita Marcotulli al pianoforte, mentre nella Live and let die suonata dalle Vibrazioni la vera notizia è stato il ritorno di Beppe Vessicchio, guarito dal Covid e impegnato al pianoforte nel brano cantato anche da Sophie di Sophie and the Giants.

Sangiovanni ha chiamato con sè Fiorella Mannoia (apparsa più emozionata del giovane vicentino) per l'immortale A muso duro di Pierangelo Bertoli. Emma e Francesca Michielin hanno scelto Baby One More Time di Britney Spears: c'era grande attesa ma non sono riuscite ad infiammare l'Ariston e il pubblico da casa.

Cosa che invece è riuscita perfettamente ad Elisa con  What a feeling di Irene Cara (da Flashdance), accompagnata dalla ballerina Elena D’Amario e gli auguri in video di Giorgio Moroder, autore della musica del brano da Oscar.

Achille Lauro, che quest'anno ha una canzone tutt'altro che memorabile e che è risultato stucchevole nelle sue provocazioni ormai «telefonate», è stato invece protagonista di una delle migliori performance della serata, con una scintillante Loredena Bertè e la sua Sei bellissima.

Your Song di Elton John per Matteo Romano con Malika Ayane, mentre i vertici Rai hanno tremato quando è salito sul palco, con Irama, Gianluca Grignani: La mia storia fra le dita rischia di naufraga quando Grignani si perde fra il pubblico, ma in qualche modo i due portano l'esibizione a casa e Irama si tiene pure il quarto posto nella classifica generale.

Ditonellapiaga e Rettore, sorprese del Festival, cantano Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli, mentre Iva Zanicchi omaggia Milva con Canzone.

Ana Mena  ritrova il compagno di hit Rocco Hunt per il medley con Il mondo, Figli delle stelle e Se mi lasci non vale, ma ancora non sembra ritrovare la voce e un senso alla sua presenza in questo Festival.

Miglior esibizione della serata, a parere dello scrivente, per La Rappresentante di Lista, che canta Be My Baby con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra. Esibizione perfetta, che fa si appropria del brano con personalità, con appello finale affinchè «la musica dal vivo riparta veramente», mentre Cosmo dal palco lancia i suoi strali contro il «greenwashing», la pratica di spacciare per «verdi» produzioni industriali che non lo sono affatto. Riferimento nemmeno troppo velato ad alcuni sponsor del Festival.

 

Leggi anche
Il videomessaggio di Amadeus: «In Arena tre serate con la musica '60 '70 '80»

 

Anna verrà di Pino Daniele è affidata alle voci di Massimo Ranieri e Nek. Michele Bravi si cimenta con Lucio Battisti con Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi.

Sempre inappuntabili (artisticamente ed esteticamente) ma forse un po' «scolastici» Mahmood e Blanco, che cantano il classicone Il cielo in un stanza di Gino Paoli, mentre Highsnob e Hu si prendono qualche rischio, ma nel complesso convincono, con Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco, accompagnati da Mr. Rain.

Aka 7even e Arisa fanno tornare sul palco il ricordo di  Alex Baroni con Cambiare.

Dargen D'Amico, che spopolerà in radio ma al momento è «solo» 13esimo in classifica, propone una versione molto personale de La bambola e conferma la sua guasconeria con una frecciatona al Parlamento e alle recenti elezioni presidenziali.

Giusy Ferreri e Andy dei Bluvertigo propongono Io vivrò senza te, Fabrizio Moro dà sfoggio di ugola e cassa toracica (ma con la solita esibizione un po' monocorde) con Uomini soli dei Pooh, mentre Tananai si tiene stretto il suo ultimo posto (immeritato, per chi scrive), con una  A far l’amore comincia tu (cantata con Rosa Chemical) di Raffaella Carrà che non decolla mai, anzi. 

Riccardo Verzè

Suggerimenti