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Vip & Curiosità

Sentenza storica, il veganesimo è «come una religione»

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"Il veganesimo e' un credo filosofico, non va discriminato"

Il veganesimo etico è in tutto e per tutto paragonabile a una religione o a un credo filosofico, e i suoi seguaci pertanto non possono essere sottoposti a discriminazione sulla sua base, in base all'Equality Act del 2010: è quanto ha stabilito un tribunale del lavoro britannico della città di Norwich, a 100 miglia a nord-est da Londra, che ha sentenziato su un caso che farà giurisprudenza.

   

Il caso, molto atteso dai media come da diverse associazioni, è stato sollevato su ricorso dell'attivista e zoologo vegano Jordi Casamitjana, impiegato della League Against Cruel Sports, organizzazione benefica a difesa degli animali e contro sport come la caccia alla volpe, alla lepre e al cervo, che lo ha licenziato per aver avanzato obiezioni sul fatto che il fondo pensioni dell'associazione stava investendo in società coinvolte in test sugli animali. Un licenziamento, a suo avviso, dettato dal suo credo filosofico nel veganesimo etico.

 

 

Nella sentenza emessa oggi, il giudice Robin Postle ha scritto: «Il veganismo etico si qualifica come un credo filosofico, dopo aver soddisfatto diverse prove, tra cui quella di essere degno di rispetto in una società democratica, non incompatibile con la dignità umana e non in conflitto con i diritti fondamentali degli altri».

Una protezione dalla discriminazione, quindi, quella sancita dal tribunale inglese che pone un precedente importantissimo e fortemente simbolico sulla scelta vegana.

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