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Stasera

Scorpions in Arena
Ballad e rock
da mezzo secolo

Stasera
La band tedesca Scorpions: domani sera sarà in Arena, unica tappa italiana del tour
La band tedesca Scorpions: domani sera sarà in Arena, unica tappa italiana del tour
La band tedesca Scorpions: domani sera sarà in Arena, unica tappa italiana del tour
La band tedesca Scorpions: domani sera sarà in Arena, unica tappa italiana del tour

Ci sono poche band capaci di superare i 50 anni di attività. E con una crescita costante. Gli Scorpions – in concerto stasera alle 21 in Arena per l’unica tappa italiana del tour mondiale – sono cresciuti nella Germania divisa del dopoguerra, hanno vissuto la rivoluzione dei primi Beatles, hanno superato i Seventies per approdare al successo negli Stati Uniti solo negli anni ’80. Dal Muro di Berlino e dal loro «Wind of change», il vento del cambiamento, sono finiti a girare il globo al tempo della Brexit e del muro di Trump fra Usa e Messico. Ma se l’orologio del tempo sembra portare il mondo indietro, la rock band nata a metà anni ’60 procede spedita verso la sesta decade di carriera, sulla scia di una nuova raccolta di brani e di un nuovo “motore”. Dallo scorso anno infatti hanno chiamato alla batteria Mikkey Dee dei Motörhead e con lui sono partiti in tour con un set dedicato ai classici, hard e soft, raccolti in “Born To Touch Your Feelings – Best Of Rocks Ballads”, collezione uscita a novembre ‘17. Macchina inossidabile da riff, la band tedesca è imbattibile nelle ballad, potenziate da melodie indimenticabili.

 

RITIRO RIMANDATO. Nel 2010 gli Scorpions avevano iniziato il “farewell tour” preceduto da voci di ritiro dalle scene, con una serie di concerti d’addio. Il frontman Klaus Meine ha capito che la band aveva commesso un errore a sbilanciarsi. «Abbiamo imparato la lezione», ha ammesso in più di un’intervista. «Sarebbe stato meglio dire che avevamo bisogno di una pausa piuttosto che annunciare il ritiro. Più che dire addio, era meglio un arrivederci». Alla fine del Farewell Tour, infatti, di ritirarsi non ne parlava più nessuno e la carica accumulata nei concerti è servita al gruppo per andare avanti. «Ci siamo resi conto», ha detto Rudolf Schenker, chitarrista e “macinatore” di riff, «di avere una base di sostenitori che non conosce confini. E dopo così tanti anni ci sono ancora appassionati che vogliono vederci».

 

IL PROGRAMMA. Eccoli dunque in un nuovo tour mondiale che va a pescare nella compilation “Born To Touch Your Feelings”. In scaletta, però, ci sono le “Rock Ballads” ma anche i pezzi hard. In Arena proporranno “Going Out With a Bang”, “Make It Real”, “Is There Anybody There?”, “The Zoo””, “Coast to Coast”, un medley con “Top of the Bill”, “Steamrock Fever”, “Speedy's Coming” e “Catch Your Train”. Dopo “We Built This House” e “Delicate Dance”, ci sarà spazio per un altro concentrato di classici e non solo (“Follow Your Heart”, “Eye of the Storm” e “Send Me an Angel”), prima di entrare in una carrellata - “Wind of Change”, “Tease Me Please Me”, “Blackout” e “Big City Nights” – che porta ai bis. In scaletta anche “Overkill” dei Motörhead, tributo a Lemmy, il leader della rock band scomparso a fine 2105. Il concerto è promosso dall’agenzia italiana Vertigo che ha portato in Arena i Deep Purple e al castello di Villafranca i “pesi massimi” del metal Megadeth. •

Giulio Brusati

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