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la seconda serata

Sanremo, dal palco, musica, emozioni e denunce

Momenti toccanti per parlare di emarginazione e discriminazioni. L’omaggio all’Iran che si ribella. Show di Morandi, Al Bano e Ranieri. E Giorgia torna in gara dopo 22 anni di assenza
Da sinistra Giorgia, Drusilla con Pegah Moshir Pour e Lazza
Da sinistra Giorgia, Drusilla con Pegah Moshir Pour e Lazza
Sanremo, seconda serata.

La musica e gli eventi come Sanremo possono essere un valido tramite per parlare alle persone. Così la serata di note si trasforma anche in denuncia, contro discriminazioni ed emarginazioni. La seconda serata del festival di Sanremo si apre con Gianni Morandi che entra con una scopa in mano. «Mi dà sicurezza tenerla con me. Non si sa mai, qualunque cosa succeda. E poi c’è ancora qualche petalo», ha ironizzato il cantante riferendosi alla devastazione del palco di martedì ad opera di Blanco.

«Tutto succede su questo palco. E arriva nelle case, quindi va coccolato, tenuto pulito», ha detto ancora Morandi prima di intonare Grazie dei Fiori, primo brano a vincere 73 anni fa, al festival. Amadeus ringrazia il pubblico e dedica il grande successo della prima serata, che ha avuto picchi di 16 milioni di spettatori, a tutte le persone che hanno contribuito al suo grande successo.

Dopo Chiara Ferragni, la donna della serata è Francesca Fagnani (vestita Armani), giornalista che conduce Belve, che ha presentato a sua volta un monologo.

I tre veterani che infiammano l'Ariston

La serata si infiamma con i tre veterani Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano, che per la prima volta hanno cantato insieme tra il pubblico. I tre si sono sfidati tante volte nelle classifiche e a teatro, ma è stato l’Ariston, ieri sera a tenerli a battesimo, alla fine dell’esibizione il pubblico tutto in piedi e loro tre a dimostrare che se la voce ce l’hai, nonostante l’età che avanza, non viene scalfita.

E per Al Bano sorpresa con quattro torte da vent’anni ciascuna per il suo compleanno (che è il 20 maggio, ma che festeggerà con un concerto il 18 maggio in Arena) e cui ha invitato a partecipare anche Ranieri e Morandi. I tre si abbracciano per una foto storica e Morandi invita il boomer Amadeus a fare una foto da postare sui social. Finale da incorniciare con Il mio concerto e ultima standing ovation, prima che Al Bano faccia le flessioni sul palco che ha segnato la sua carriera, la sua fama, la sua rinascita.

La gara e i diritti umani

Il primo cantante in gara è Will, poi Modà, Sethu, Articolo 31, Lazza, Giorgia (dopo 22 anni sullo stesso palco). La musica si interrompe per il monologo di Pegah Moshir Pour, lucana di origine iraniana attivista per i diritti umani che poi dialoga, emozionando, con Drusilla. «In Iran», spiega Pegah, «non avrei potuto presentarmi così vestita e truccata, nè parlare di diritti umani sul palco, sarei stata arrestata o forse addirittura uccisa, è per questo che, come molti altri ragazze e ragazzi, ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce a una generazione cresciuta sotto un regime di terrore e repressione, in un Paese bellissimo, uno scrigno di patrimoni dell’umanità».

E ancora: «Dal 16 settembre 2022, giorno in cui Mahsa Amini è stata uccisa dalla polizia morale, il popolo iraniano sta sacrificando con il sangue il diritto a difendere il proprio paradiso. Vi ringrazio a nome di tutti ragazzi iraniani, perchè ricordate al mondo che la musica è un diritto umano».

Settimo cantante in gara: Colapesce Dimartino, ma poi è il momento ospiti con Renga (40 anni di carriera) & Nek (30 anni di musica) dal Suzuki Stage. «Avevamo voglia di celebrare il traguardo e di farlo divertendoci», hanno detto quando Morandi li ha presentati.

Ottavo cantante in gara: Shari, quindi Madame. Fedez compare dalla Nave da Crociera. Decimo cantante in gara: Levante, quindi Tananai, Rosa Chemical, LDA e chiedono la serata dei cantanti in lizza, Paola & Chiara. Tra gli ospiti la pattinatrice Francesca Lollobrigida, il comico Angelo Duro. I Black Eyed Peas sono stati i super ospiti. Anche Francesco Arca che ha presentato la sua nuova fiction. Il palco dell’Ariston è una ribalta mondiale che nessuno vuole perdere.

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Alessandra Vaccari

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