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Ron, Vanoni e Paradiso Quanti big sul palco per ricordare Lucio Dalla

Tutti insieme Ron sul palco del Teatro Romano in ricordo di Lucio Dalla: sarà tra i protagonisti dell’evento in Arena del 2 giugno
Tutti insieme Ron sul palco del Teatro Romano in ricordo di Lucio Dalla: sarà tra i protagonisti dell’evento in Arena del 2 giugno
Tutti insieme Ron sul palco del Teatro Romano in ricordo di Lucio Dalla: sarà tra i protagonisti dell’evento in Arena del 2 giugno
Tutti insieme Ron sul palco del Teatro Romano in ricordo di Lucio Dalla: sarà tra i protagonisti dell’evento in Arena del 2 giugno

Tutti sul palco per Lucio. Per ricordare uno dei più grandi artisti italiani nel modo più bello, cantando le sue canzoni. Cresce l’attesa per «DallArenaLucio», la serata-evento in programma il 2 giugno dedicata al genio di Lucio Dalla nel maestoso scenario dell’Arena. A dieci anni dalla scomparsa, saranno i grandi nomi della musica italiana a rendergli omaggio, occasione per i protagonisti dell’evento di raccontare al pubblico l’artista immenso, unico e geniale che è stato Lucio Dalla. I biglietti sono ancora in vendita sul circuito Ticketone a partire da 35 euro, l’evento è una coproduzione Ballandi e Friends&Partners. «Lucio per me ha rappresentato il passaggio dall’inizio della mia carriera», racconta Pierdavide Carone, esploso ad «Amici» nel 2010, «ad un punto di svolta che con equilibrio tenesse in considerazione mainstream e qualità, ed è così che ricordo l’album fatto insieme «Nanì e altri racconti…», che raggiunse l’apice con la nostra partecipazione a Sanremo. La sua improvvisa scomparsa di fatto interruppe quella magia così reale che mi aveva regalato con il suo ingresso nella mia vita e nella mia musica, e sono onorato di potergli restituire qualcosa, in una cornice pazzesca come quella dell’Arena di Verona, celebrando la sua vita e la sua musica, sperando di esserne all’altezza». A rendere omaggio ci sarà anche Tommaso Paradiso, tra i cantautori italiani più amati di oggi. «Ho sempre visto Lucio Dalla come un socratico che dirotta gli uomini laici verso la fede e l’ultraterreno, e porta gli uomini attenti all'aldilà a fare i conti con la dura realtà, a giocare con la vita, a tirare fuori le passioni, a prendere dimestichezza con il sesso, con la carne, con il vizio. Lui ci mostrava quello che non riusciamo a vedere oltre il nostro naso», continua l’ex leader dei The Giornalisti, «Dalla è nel presente e nel futuro, nell'individuale e nell'universale, è contemporaneo ed è passato. Di lui ammiro il genio, il poeta e il grande musicista che era e che è ancora, perché uno come lui non muore mai. Si fa fatica a scegliere il proprio pezzo preferito: un giorno sei preso da una sua canzone e il giorno dopo, con uno stato d’animo completamente diverso da quello prima, ne ascolti un’altra». Emozioni e ricordi Sul palco dell’Arena salirà anche una grandissima della musica italiana come Ornella Vanoni. «La prima volta che ho sentito Lucio ho capito che dietro c'era un grande ed immenso talento. Mi ha sempre ringraziata per avergli detto “Lucio se continui a divertirti non arrivi da nessuna parte” e tutti trovano strano che, per me, Lucio fosse sempre stato bello. Tutta quell’intelligenza e quel talento me lo hanno sempre fatto apparire bello. Mi chiamava tesora». Una delle collaborazioni più proficue l’artista bolognese le ha avute con Ron. «Lucio ed io abbiamo scritto belle canzoni insieme, io facevo la musica e lui ci metteva le parole sopra… abbiamo realizzato in questo modo molti dei nostri album. Lui in studio era talmente convinto di quello che proponeva, che era praticamente impossibile opporsi, tante discussioni, mille prove non riuscivano mai ad accontentare alla fine tutti e due, tuttavia eravamo pronti a ricominciare subito con qualcosa di nuovo, finiva sempre con una risata e una tagliatella che ci aspettava sui colli bolognesi». Da Ron a Samuele Bersani, che lo ricorda così: «Ho avuto la fortuna di averlo amico per vent’anni e con i miei occhi da testimone ho conosciuto la grandezza della sua immaginazione, fargli nascere canzoni in pochi istanti o riempire quaderni ancora bianchi di poesie improvvise. Ma è un altro il lato che di Lucio mi ha sempre incantato: non ho mai incontrato una persona così sinceramente curiosa degli altri e tanto vitale nel mettersi a disposizione degli sconosciuti, chiunque fosse». A chiudere l’insieme di ricordi c’è un’altra artista molto apprezzata oggi come Alessandra Amoroso. «Ricordo il mio primo CantaTu con le cassette e all'interno c'era “Attenti al lupo”... come mi piaceva cantare quella canzone! In questa vita non sono riuscita ad incontrare il suo sguardo quindi mi sento di dire che sarà nella prossima, magari con un bel duetto, quando penso a lui mi viene spontaneo constatare quanto sia grande e fondamentale la musica per la vita delle gente». •.

Luca Mazzara

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