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teatro stabile

«QBR Theatre Lab», laboratori di teatro per promuovere la creatività dei giovani: «A Borgo Roma non solo baby gang»

Destinato a ragazzi dagli undici ai diciotto anni, è organizzato in collaborazione con il Comune di Verona e con il sostegno di Adigeo ed è gratuito
La locandina dell'evento
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È palese. Si avverte. E se ne è molto parlato, soprattutto all’indomani di fatti di cronaca riguardanti una “baby gang” andata ben oltre gli atti di teppismo e assurta a simbolo negativo di un quartiere il cui acronimo, QBR, quartiere Borgo Roma, ha rischiato e rischia di diventare sinonimo di degrado e di disagio giovanile. Le etichette, i marchi, nel loro generalizzare, la fanno spesso più grossa di quello che è. In questo caso il problema c’è. E va affrontato.

Felice del buon esito degli incontri di teatro della primavera scorsa e del laboratorio teatrale estivo svoltisi presso la parrocchia di Gesù Divino Lavoratore con il sostegno di Adigeo, il Teatro Stabile di Verona prosegue su questa strada e organizza il laboratorio QBR Theatre Lab: una ventina d’incontri settimanali in programma da gennaio a maggio il mercoledì dalle 16.30 alle 17.30 nel Teatro Blu di piazza san Giovanni XXIII.

Il laboratorio, destinato a ragazzi dagli undici ai diciotto anni, è organizzato in collaborazione con il Comune di Verona e con il sostegno di Adigeo ed è gratuito. I dieci euro d’iscrizione richiesti servono per la copertura assicurativa necessaria per la partecipazione.

A condurlo saranno due attori professionisti, Giovanna Scardoni e Stefano Scherini, che agli impegni sulla scena alternano la conduzione di corsi per giovani attori e per quanti vogliono cimentarsi con il teatro.

Per mettere assieme la “squadra” di ragazzi che parteciperanno al laboratorio, i due attori dialogheranno con i candidati, soprattutto ne ascolteranno le motivazioni che li invogliano a parteciparvi. Lo faranno nel corso di due prove aperte: mercoledì 6 e mercoledì 20 dicembre alle 16.30 presso il Teatro Blu annesso alla chiesa. L’obiettivo è dare ai ragazzi la possibilità di avere uno spazio in cui potersi esprimere liberamente: sulle loro esperienze quotidiane e, più ancora, su temi delicati come la legalità, l’inclusione e le diversità, il rispetto delle regole e degli altri.

L'alfabeto del teatro

Non a caso, assurto quasi a manifesto del laboratorio, è stato stilato un “alfabeto del teatro” che, con qualche lettera più rivelante di altre, così recita: A come attenzione, B come ballare, C come corpo, D come DIVERTIMENTO, E come emozione, F come FIDUCIA, G come gioco, H come help, I come INSIEME, L come LEGALITÀ, M come musica, N come novità, O come ognuno, P come paura, Q come QBR, R come RISPETTO / REGOLE, S come SICUREZZA, T come teatro, U come unione, V come VOCE e Z come zattera.

«È importante ­– sostiene Adigeo – supportare iniziative che promuovono la crescita e la creatività dei nostri giovani. Questa collaborazione ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della società e questo dimostra quanto Adigeo non sia solamente un centro commerciale a Verona, ma parte integrante del tessuto sociale e culturale del quartiere. Siamo felici di investire nel futuro e nel benessere di Verona e speriamo vivamente che ci siano ulteriori occasioni per continuare questa collaborazione».

«Una scuola di teatro proprio nei luoghi associati alle azioni della baby gang – dice Stefania Zivelonghi, assessora alla Sicurezza, Legalità e Trasparenza del Comune di Verona – è un’ottima occasione d’incontro e di espressione personale per i giovani nel contesto di un percorso culturale di legalità e rispetto delle regole che sono le basi per una premessa di convivenza civile e di sicurezza urbana».

Grande promotore di questa iniziativa è il parroco di Gesù Divino Lavoratore, don Andrea Ronconi, che ha conosciuto tanti ragazzi fragili che avevano bisogno di essere ascoltati ed è da sempre un grande sostenitore del dialogo. «È un'esperienza – dice – di grande importanza, che non solo attira adolescenti, aggregandoli in modo sano, ma offre loro anche l'opportunità di esprimere se stessi, di raccontarsi, di dare nome e volto ai propri sentimenti. Mi sento di apprezzare e incoraggiare questo lavoro, contento di poter ospitare tale progetto e di vedere molti ragazzi coinvolti».

Per gli organizzatori la speranza di contribuire, con il laboratorio, a declinare in termini positivi l’acrostico di un quartiere vitale, importantissimo per la città, il primo in cui s’imbatte chi esce a Verona Sud e che conta ben trentamila abitanti. Per iscriversi a una delle due lezioni di prova in programma il 6 e 20 dicembre inviare e-mail a scuolateatro@teatrostabileverona.it oppure un whatsapp al 3402722564.

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