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Patroni Griffi, in mostra copioni e foto di scena

Giuseppe Patroni Griffi
Giuseppe Patroni Griffi
Giuseppe Patroni Griffi
Giuseppe Patroni Griffi

In occasione del centenario di Giuseppe Patroni Griffi (regista, drammaturgo, sceneggiatore e scrittore, nato a Napoli il 27 febbraio 1921 e spentosi a Roma il 15 dicembre 2005), sul sito della Biblioteca Nazionale di Napoli (www.bnnonline.it) saranno visibili per la prima volta foto di scena, copioni e documenti provenienti dall’archivio dell’autore, acquisito nel 2019, ma non ancora presentato al pubblico a causa della pandemia, da cui la decisione di rendere i materiali fruibili online. A tale proposito, il direttore Gabriele Capone ha dichiarato: «Il prestigio internazionale della figura di Giuseppe Patroni Griffi fa che sia motivo di vanto per noi poter custodirne l’Archivio personale, una raccolta documentale, testuale e fotografica, di notevole interesse storico e scientifico, che comprende molti documenti inediti, testi teatrali, sceneggiature, manoscritti e testimonianze di scena veramente esclusive, che al momento rappresenta quanto resta della sua vasta produzione». Intellettuale anticonformista e personalità fra le più eclettiche della cultura italiana novecentesca, Patroni Griffi ha dedicato la propria vita soprattutto al teatro di prosa (sia come autore, sia come regista) e di lirica (da ricordare «Così fan tutte» alla Scala di Milano, «Il trovatore» all’Arena di Verona e «La bohème» al Regio di Torino), ma ha firmato anche una serie di libri e sei film: «Il mare» (1962), «Metti, una sera a cena» (1969), «Addio fratello crudele» (1971), «Identikit» (1974), «Divina creatura» (1975) e «La gabbia» (1985). Per la Rai ha inoltre realizzato le versioni televisive di «L’avaro» (1983), «Tosca» (1992) e «La traviata» (2000). «L’obiettivo della Biblioteca Nazionale di Napoli» prosegue Gabriele Capone, «è favorire un progetto scientifico e di ricerca di respiro internazionale, che approfondisca la comprensione degli aspetti innovativi della produzione di Giuseppe Patroni Griffi, fornendoci nuove ed ulteriori chiavi di lettura su un intellettuale versatile che ha inciso sui mutamenti di costume e sui linguaggi della letteratura e della comunicazione cinematografica e teatrale del secondo Novecento. L’iniziativa di valorizzazione auspico che si realizzi anche con il contributo delle Istituzioni cittadine, regionali e nazionali, segnale di un riconoscimento definitivo della straordinaria attività artistica di Giuseppe Patroni Griffi». •

Angela Bosetto

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