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I PERSONAGGI. Numeri eccezionali sono il frutto di allenamenti nel salotto della loro casa

Papà Max e suo
figlio Mattia sfidano
la legge di gravità

Max Caramaschi e suo figlio Mattia durante l’esibizione a Nogara
Max Caramaschi e suo figlio Mattia durante l’esibizione a Nogara
Max Caramaschi e suo figlio Mattia durante l’esibizione a Nogara
Max Caramaschi e suo figlio Mattia durante l’esibizione a Nogara

Papà e figlio. La storia si ripete sul palco dei Talenti ne L'Arena. Dopo la coppia di cantanti-in quel caso i protagonisti erano una bambina e il padre-Max Caramaschi e Mattia, di soli nove anni, sabato sera hanno incantato il pubblico di Nogara. Le loro coreografie, figure di forza e soprattutto la grande elasticità del piccolo Mattia hanno mandato in estasi (e lasciato a bocca aperta) spettatori e giuria. Arrivano da Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia, ma la loro è una storia che parte da più lontano e arriva dritta dritta nelle case degli italiani e non solo. Il Duo no gravity, questo il nome d'arte scelto, ha infatti partecipato anche all'ultima edizione di Italia's Got Talent, andata in onda in inverno su Sky. Max e Mattia, davanti ai giudici Claudio Bisio, Federica Pellegrini, Frank Matano e Mara Maionchi, sono riusciti ad arrivare fino alle semifinali. Il loro è stato un percorso faticoso, partito dalle preselezioni di Rimini fino al momento più entusiasmante: quando si sono esibiti davanti a un grande pubblico e soprattutto davanti alle telecamere. Il tutto è nato per seguire la grande passione di Mattia, che aveva espresso al papà il desiderio di provare questa strada e di misurarsi in una disciplina tanto faticosa quanto entusiasmante. Ecco allora che il loro video di presentazione è arrivato ai produttori del programma televisivo ed iniziata l'avventura. «Federica Pellegrini ci ha fatto i complimenti per la forza fisica», dice Max. Che aggiunge: «Frank Matano, invece, ha detto a Mattia che è fortunato ad avere un papà che ha fatto di tutto per realizzare il suo sogno».I quattro «sì» raccolti dai giudici li hanno portati in semifinale. Ma è da lì che è iniziato il vero viaggio. Oltre a Talenti ne L'arena, il Duo no gravity sta portando il proprio spettacolo in tutta Italia. Ma anche in Polonia, a Varsavia, dove sono appena stati, e a breve partiranno pure per la Bulgaria. «Siamo autodidatti», dice Mattia mentre racconta insieme al papà la sua storia. Ed è proprio così perché il loro regno è il salotto. «È raro vederci allenare in palestra. Più che altro lo facciamo in casa. Spostiamo i mobili e proviamo le figure che poi proponiamo sul palco», spiega papà Max.«"Eravamo andati a Gardaland, Mattia aveva 3 anni, e abbiamo visto uno spettacolo a teatro e da quel momento è iniziata questa sua passione», racconta. Il mix fra forza fisica e arte circense trova così nel duo l'habitat naturale a cui si aggiungono tanto allenamento e indubbie doti naturali. Il resto è puro show, come dimostrato sul palco di Nogara. Un numero di perfezione e dal quale trasuda la grandissima passione di padre e figlio.

Nicolò Vincenzi

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