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Il 7 giugno al teatro Romano

Morgan omaggia De Andrè
al Festival della Bellezza

Morgan omaggia De Andrè al Festival della Bellezza
Morgan omaggia De Andrè al Festival della Bellezza
Morgan omaggia De Andrè al Festival della Bellezza
Morgan omaggia De Andrè al Festival della Bellezza

Morgan al Festival della Bellezza – giovedì 7 giugno 2018 – con un omaggio intimo e personale all’arte poetica di Fabrizio De André. Un evento unico, ideato appositamente per la 5ª edizione del Festival, in scena a Verona dal 27 maggio al 10 giugno.

 

Morgan sarà accompagnato sul palcoscenico dall’Orchestra Machiavelli, ensemble veronese di fama internazionale composta da musicisti under 35 che accosta i grandi compositori della classicità ad autori della musica contemporanea, jazz, folk e rock. L’Orchestra suonerà in formazione cameristica di venti elementi, per accompagnare Morgan nella musica di De André su arrangiamenti di Valentino Corvino, che dirigerà l’orchestra. Organico: 7 violini, 3 viole, 2 violoncelli, 1 contrabbasso, 2 percussioni, flauto, clarinetto, oboe, fagotto, corno.

 

L’omaggio che Morgan propone al Teatro Romano di Veronaè incentrato sull’arte poetica di De André, suddividendo in tre fasi la produzione del cantautore genovese, con altri poeti ispiratori, da Dante, Angiolieri e Villon agli esordi, a Brassens, Cohen e Dylan, fino alla collaborazione con Ivano Fossati. Poesia, anche musicale: come sottolinea Morgan, in De André la musica non è funzionale al testo, è musica fine a se stessa, ed è ricca, come quella di pochi altri al mondo. Morgan ripercorrerà quelle che considera tre fasi: la prima, quella delle canzoni sparse, in cui De André riprende i vecchi madrigali, le forme antiche, le canzoni dei trovatori, l’epoca della poesia cui si ispira come testo e struttura; la seconda, quella dei concept album, dove l’idea si sviluppa nell’arco del disco sia per legame letterario che musicale, organismi interi, immaginifici, qualcosa di simile a un film senza film, solo colonna sonora, in cui ogni brano è un pezzo raro, “grandi opere d’arte da guardare quasi con timore”; la terza, quella etnica, degli album della maturità, iniziata con l’album L’indiano e terminata con capolavori quali Creuza de mä, Le nuvole e Anime salve.

 

Come già è stato per le rielaborazioni di Bowie al Festival della Bellezza dello scorso anno, le esibizioni dal vivo di Morgan sono autentiche lezioni spettacolo che nell’esecuzione del modello innestano affascinanti evocazioni e rimandi. Musica e parola, dunque: talento ed estro visionario innescano un dialogo tra artisti uniti da assonanze esistenziali, irriverenti giullari e insieme poeti cortesi, anime barocche, come le nuvole, che per una notte si re-incontrano ri-creando la magia di un’emozione poetica senza tempo.

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