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Meggiorini, un gol per Silvia: «A giugno ci sposiamo»

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Riccardo Meggiorini e Silvia Nicolis
Riccardo Meggiorini e Silvia Nicolis
Riccardo Meggiorini e Silvia Nicolis
Riccardo Meggiorini e Silvia Nicolis

Il «Meggio» ha messo la testa a posto. E non è solo un modo di dire. No, il gol segnato con un'incornata al Parma non c'entra nulla. Anzi, è l'assist perfetto per una dedica davvero speciale. «A giugno mi sposerò. Silvia (Silvia è Silvia Nicolis, la presidente del museo dell'Auto con la quale fa coppia da alcuni anni, ndr) ha detto sì e la rete è tutta per lei», sorride Riccardo a fine partita ripensando alla fatidica proposta. «Mi ha convinto per quello che è», spiega, «una persona splendida, che mi ha sempre dato tanto aiutandomi in alcuni momenti negativi. Sono davvero contento per noi». E si vede.

GIRAMENTO DI SCATOLE. La gioia per le imminenti nozze riesce anche a mitigare la delusione per la doppietta che il Var gli ha negato. «Mi girano un po' le scatole perché non mi capita spesso di fare due gol tutti insieme», assicura l'attaccante del Chievo. «Certo, visto la classifica ormai compromessa, non sarebbe servito a molto se non per una soddisfazione personale. Va bene comunque, almeno siamo usciti a testa alta dal campo anche oggi». Già, ma il dubbio resta perché anche i replay non chiariscono a pieno la dinamica dell'azione. «Forse qualcuno ha disturbato il portiere», si rammarica Meggiorini, «ma quest'anno sappiamo che se vola una mosca nell'area avversaria la vedono e ci fischiano contro. È così, non serve neanche più tornarci sopra. Abbiamo ben presente com'è andato il girone di ritorno, in questo senso. Possiamo solo giocare». Poco male, visto che pochi minuti più tardi il gol è arrivato per davvero. «Un'azione quasi in fotocopia», spiega. «Sapevo che Vignato me l'avrebbe messa lì la palla e ci sono andato convinto». La giusta ricompensa per una gara giocata molto sotto ritmo nel primo tempo ma decisamente meglio del Parma nella ripresa.

CHE TRIO. Il Chievo ha creato, soprattutto è stato più incisivo con l'ingresso di Pellissier. «Mica male il tridente con me, Sergio e Vignato», conferma il Meggio. «Se può essere competitivo anche in Serie B? Eh, mica facile trattenere un talento cristallino come quello di Emanuel anche in cadetteria. Sembra che ci siano delle squadre parecchio importanti sulle sue tracce, com'è giusto che sia. Del resto ha qualità, è bravo e se lo merita. Prevedere il futuro è difficile, l'importante è che il Chievo ritorni subito dove merita di stare».

CAREZZE AL MISTER. Un pensiero, però, va anche a mister Di Carlo che tra mille difficoltà cerca di guadagnarsi la riconferma. «Da quando è arrivato ci ha dato tanto», conferma Riccardo. «Abbiamo perso parecchie partite, anche malamente, vero. Ma non si può non considerare gli episodi arbitrali, credo gliene vada dato atto perché ha fatto molto per il gruppo. Ora però, facciamo un passo alla volta». E quello più importante, di passo, Meggiorini lo farà a giugno sposando la sua Silvia. Un'assicurazione per il Chievo che così avrà la certezza di poter contare su Riccardo anche in B. «E dove volete che vada? Più radici di così...», scherza ancora. «E poi se mi sposto dopo il matrimonio chi la sente Silvia?». Auguri «Meggio»

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