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Maya racconta l’eroismo delle donne contro l’Isis

Maya Sansa è tra le protagoniste di Red Snake
Maya Sansa è tra le protagoniste di Red Snake
Maya Sansa è tra le protagoniste di Red Snake
Maya Sansa è tra le protagoniste di Red Snake

Aver potuto raccontare in «Red Snake» le combattenti curde e le donne da altri Paesi che le hanno affiancate contro l’Isis «è un motivo d’orgoglio. Questo è un film molto importante per me. Racconta l’eroismo di donne che rischiano di venire dimenticate, una cosa gravissima: si deve sapere per cosa hanno combattuto e continuano a combattere». Lo dice Maya Sansa, parlando dell’opera prima della giornalista e documentarista Caroline Fourest, che con Eagle Pictures debutta in prima assoluta on demand su Sky, Timvision, Chili, Google Play, You Tube, Rakuten, Huawei Video e Infinity. L’attrice italiana è fra le protagoniste, insieme a Dilan Gwyn, Amira Casar, Camèlia Jordana, Esther Garrel, Nanna Blondell e Noush Skaugen. Di casa a Parigi, dove vive con il compagno Fabrice Scott e la figlia di sei anni, Maya Sansa, romana, classe 1975, è abituata ai set d’autore e internazionali, da «Buongiorno, notte» alla miniserie «Collateral». Nella prossima stagione la ritroveremo sul grande schermo in «Sei tornato» di Stefano Mordini con Stefano Accorsi. «Red Snake», ispirandosi a vicende reali, come quella del premio Nobel per la Pace Nadia Murad, intreccia le storie di Zara (Gwyn), una giovane yazida rapita e venduta come schiava sessuale a un guerrigliero jihadista in Siria, e quelle della brigata delle combattenti contro Daesh, guidata da una comandante curda (Casar). Maya Sansa interpreta l’italiana Madre Sole.

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