<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Margherita brilla ad Innsbruck È la nuova star del canto barocco

Foto di gruppo per tutti i giovani premiati, tra loro anche Margherita Sala che studia a VeronaLa premiazione di Margherita Sala a Innsbruck
Foto di gruppo per tutti i giovani premiati, tra loro anche Margherita Sala che studia a VeronaLa premiazione di Margherita Sala a Innsbruck
Foto di gruppo per tutti i giovani premiati, tra loro anche Margherita Sala che studia a VeronaLa premiazione di Margherita Sala a Innsbruck
Foto di gruppo per tutti i giovani premiati, tra loro anche Margherita Sala che studia a VeronaLa premiazione di Margherita Sala a Innsbruck

A pochi passi dall’Arena, in Casa Boggian, c’è un’accademia dedicata all’opera lirica. Unica in tutta Italia. La sola riconosciuta dal ministero dell’Università e della Ricerca ad offrire master da 60 cfa nelle discipline del teatro musicale. Qui ogni anno arrivano da tutto il mondo aspiranti registi, scenografi, costumisti, cantanti. Margherita Sala è una di loro. Classe 1993, residente a Como, qualche giorno fa ha vinto il primo premio assoluto al Cesti Competition di Innsbruck, il concorso di canto barocco più importante al mondo. Cosa significa questa vittoria? All’inizio non volevo nemmeno partecipare. Sapevo di aver raggiunto un buon livello di preparazione ma non mi sentivo all’altezza. Il Cesti è il più importante concorso al mondo. Ma Sonia Prina, docente di canto in Accademia, ha insistito perché io andassi. Ok vado, le ho detto, ma prenoto l’hotel solo per i giorni delle eliminatorie, tanto in finale mica mi prendono. In realtà una parte di me ci sperava e, prima di partire, ho infilato in valigia il vestito da sera per la finale. Come sono state le selezioni? Quando sono arrivata ad Innsbruck e mi sono trovata davanti all’edificio della Haus der Musik mi sono tremate le gambe. Alle eliminatorie eravamo circa cento concorrenti selezionati da tutto il mondo. In trenta abbiamo avuto accesso alla semifinale. A quel punto ho dovuto prolungare il mio soggiorno in hotel. Quindi il vestito da sera alla fine è servito? Sì, prima di partire non avevo trovato nel mio armadio un vestito adatto. Così mi sono fatta prestare da mia sorella il suo. Nero, come piace a me. La taglia era un po’ grande ma stringendolo con un paio di punti in vita mi sono sentita a mio agio. Come è stata la finale? Il livello dei partecipanti era altissimo. Quando hanno annunciato la mia vittoria mi è scoppiato il cuore. Poi non ho capito più nulla. Complimenti, è la prima volta che un italiano vince il primo premio. Nei giorni successivi ho addirittura ricevuto le congratulazioni da parte di Giovanni Frigo, presidente dell’Accademia e del Conservatorio di Verona. Cos’è per te il canto? Ho iniziato col pianoforte, poi sono passata al violino. Alla fine ho capito che cantare era la mia strada. Del resto nella mia famiglia cantiamo tutti. Mio papà è nel coro della Scala, mio fratello tenore solista in carriera. Le mie sorelle hanno studiato tutte canto. Abbiamo addirittura fondato un gruppo vocale familiare e ci esibiamo spesso in pubblico. E l’incontro con l’Accademia per l’Opera di Verona? Mi sono iscritta all’Accademia di Verona perché ho notato una realtà di altissimo livello, dove si incontrano registi, scenografi, costumisti. Il direttore Marco Vinco è riuscito, durante la pandemia, a garantirci continuità didattica attraverso le lezioni online. Inoltre ha organizzato per noi cantanti un bellissimo tour di concerti all’interno del prestigioso Opera Festival del Friuli Venezia Giulia. Un miracolo in questo periodo pandemia. •

Suggerimenti