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A Villafranca

«Mamma Mia» che show! Il musical dei record porta la Grecia e il mare al castello

Una scena con Luca Ward, Sergio Muniz e Paolo Conticini
Una scena con Luca Ward, Sergio Muniz e Paolo Conticini
Una scena con Luca Ward, Sergio Muniz e Paolo Conticini
Una scena con Luca Ward, Sergio Muniz e Paolo Conticini

Si ride, ci si diverte. Ma ci si emoziona pure. Si canta, tanto. Il musical del record «Mamma Mia», dopo centinaia di repliche e milioni di spettatori in tutto il mondo, è arrivato a Villafranca. Fra le mura del castello quella che a più voci - stavolta, davvero, è il caso di dirlo - viene considerata la più celebre commedia musicale degli anni Duemila ieri sera ha fatto il tuo esaurito. Sotto i riflettori un pontile sospeso su novemila litri d'acqua, che poi altro non è che quella salata del Mediterraneo, e un'ambientazione che già al primo colpo d'occhio rimanda alle calde e ventose isole della Grecia. La colonna sonora, ovviamente, è quella degli Abba. Ventiquattro canzoni suonate dal vivo direttamente dal primo piano di una casetta bianca, di quelle con gli infissi e tetti blu, dalla band del maestro Emanuele Friello.

Dancing queen, The winner takes it all, Super trouper. È la potenza della musica pop: si modella, è fluida e non scorda la sua anima. E così la traduzione in italiano non fa perdere niente dai brani originali. La voce calda di Luca Ward fuori campo dà il benvenuto e poi si parte. La scritta «Mamma Mia», in azzurro, è l'inizio del viaggio. Anzi, dell'avventura. Due atti di settanta minuti l'uno disegnati dal regista Massimo Romeo Piparo. Uno spettacolo mastodontico per lunghezza e presenze sul palco (oltre trenta gli artisti del cast). Il tutto capitanato, oltre che da Ward, da Sabina Marciano, Paolo Conticini e Sergio Muniz.

La storia ha fatto il giro del globo ed è nota: una ragazza, Sophie (sul palco Eleonora Facchini), si deve sposare ma nel giorno più importante della sua vita vuole essere accompagnata all'altare dal papà. Qui il problema: non si sa chi sia. Così Sophie invita sull'isola tre uomini - Ward, Conticini e Muniz - che potrebbero esserlo. Da quel momento si incastrano gag e canzoni. Le storie s'intrecciano tra di loro per quasi tre ore. Stasera si replica.

 

Nicolò Vincenzi

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