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Domani e martedì

L’Arena aspetta la stella: Bolle pronto a regalare due sere di danza e magia

Lo spettacolo di Roberto Bolle & Friends in Arena nel settembre del 2019 (ANDREU SPENSKI)
Lo spettacolo di Roberto Bolle & Friends in Arena nel settembre del 2019 (ANDREU SPENSKI)
Lo spettacolo di Roberto Bolle & Friends in Arena nel settembre del 2019 (ANDREU SPENSKI)
Lo spettacolo di Roberto Bolle & Friends in Arena nel settembre del 2019 (ANDREU SPENSKI)

Era il 1990 quando, durante la sua ultima apparizione al Teatro alla Scala, Rudolf Nureyev notò il 15enne Roberto Bolle in sala prove e gli chiese di mostrargli alcuni esercizi alla sbarra, per poi comunicare al teatro di volerlo per il ruolo di Tadzio in «Morte a Venezia», spettacolo che avrebbe portato all’Arena di Verona.

La Scala rifiutò al ragazzo il permesso di accettare l’offerta del grande danzatore russo proprio a causa dell’età acerba, ma questo incontro segnò il suo destino per sempre.

La tournée. Sono passati oltre trent’anni, da allora, e nel frattempo la città scaligera è diventata tappa amatissima della tournée dall’étoile piemontese preparandosi a ospitare, domani e martedì, il suo spettacolo «Roberto Bolle and Friends», nell’ambito dell’Arena di Verona Opera Festival 2021.

E così, dopo il Circo Massimo di Roma, la Piazza della Santissima Annunziata a Firenze e il festival Napa Valley, in California, il danzatore farà ritorno sul palcoscenico in una doppia serata evento. Sarà un programma, quello di quest’anno, che vede protagonisti i grandi classici russi e francesi, da Adam a Massenet, da Auber a Čajkovskij a Minkus, insieme alle nuove coreografie appositamente create da Volpini, Bubeníček e Schiavoni su musiche di Vivaldi, Pachelbel e von Biber, con la partecipazione sul palcoscenico dell’arrangiatore e violinista Alessandro Quarta.

Stelle sul palco. Il cast vanta alcuni dei più celebri ballerini provenienti da Astana, Parigi, Amsterdam, Vienna e ovviamente Milano: Bakhtiyar Adamzhan, Timofej Andrijashenko, Valentine Colasante, Nicola Del Freo, Agnese Di Clemente, Liudmila Konovalova, Maia Makhateli, Nicoletta Manni, Paul Marque e Virna Toppi.

Le due serate di danza si collocano all’interno di una settimana ricca di eventi dal respiro internazionale, da «Turandot» con Anna Netrebko e Yusif Eyvazov alla Domingo Opera Night, la serata dedicata a Plácido Domingo, da oltre 50 anni beniamino dell’Arena.

Danza con me. Non poteva mancare, quindi, il tradizionale e attesissimo evento col quale Roberto Bolle, da anni, porta la danza nei luoghi più suggestivi del mondo e dell’Italia. E dopo il clamoroso successo di «Danza con me», il format televisivo con cui ha salutato il nuovo anno in compagnia di altri grandi artisti, il ballerino torna a esibirsi dal vivo. Un ritorno in scena desideratissimo, dopo oltre dieci mesi di distanza dal suo pubblico.

«C’è la sensazione emozionante di tornare in scena, e di farlo in luoghi iconici», ha dichiarato l’étoile in un’intervista all’indomani della serata al Circo Massimo, scegliendo di dedicare anche una riflessione a quanto accaduto nei mesi di lockdown, e alla loro inevitabile ripercussione sulla vita di tutti, a partire dagli stessi danzatori.

«Abbiamo un nuovo modo di vivere il momento del palcoscenico - ha spiegato - e il contatto con il pubblico, la nostra sensibilità si è trasformata». A Roberto Bolle, dunque, il compito, all’Arena di Verona, di diventare ambasciatore di nuove consapevolezze attraverso l’arte e la bellezza di cui oggi, più che mai, ci sono un desiderio e un biso

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