Era il 1990 quando, durante la sua ultima apparizione al Teatro alla Scala, Rudolf Nureyev notò il 15enne Roberto Bolle in sala prove e gli chiese di mostrargli alcuni esercizi alla sbarra, per poi comunicare al teatro di volerlo per il ruolo di Tadzio in «Morte a Venezia», spettacolo che avrebbe portato all’Arena di Verona.
La Scala rifiutò al ragazzo il permesso di accettare l’offerta del grande danzatore russo proprio a causa dell’età acerba, ma questo incontro segnò il suo destino per sempre.
La tournée. Sono passati oltre trent’anni, da allora, e nel frattempo la città scaligera è diventata tappa amatissima della tournée dall’étoile piemontese preparandosi a ospitare, domani e martedì, il suo spettacolo «Roberto Bolle and Friends», nell’ambito dell’Arena di Verona Opera Festival 2021.
E così, dopo il Circo Massimo di Roma, la Piazza della Santissima Annunziata a Firenze e il festival Napa Valley, in California, il danzatore farà ritorno sul palcoscenico in una doppia serata evento. Sarà un programma, quello di quest’anno, che vede protagonisti i grandi classici russi e francesi, da Adam a Massenet, da Auber a Čajkovskij a Minkus, insieme alle nuove coreografie appositamente create da Volpini, Bubeníček e Schiavoni su musiche di Vivaldi, Pachelbel e von Biber, con la partecipazione sul palcoscenico dell’arrangiatore e violinista Alessandro Quarta.
Stelle sul palco. Il cast vanta alcuni dei più celebri ballerini provenienti da Astana, Parigi, Amsterdam, Vienna e ovviamente Milano: Bakhtiyar Adamzhan, Timofej Andrijashenko, Valentine Colasante, Nicola Del Freo, Agnese Di Clemente, Liudmila Konovalova, Maia Makhateli, Nicoletta Manni, Paul Marque e Virna Toppi.
Le due serate di danza si collocano all’interno di una settimana ricca di eventi dal respiro internazionale, da «Turandot» con Anna Netrebko e Yusif Eyvazov alla Domingo Opera Night, la serata dedicata a Plácido Domingo, da oltre 50 anni beniamino dell’Arena.
Danza con me. Non poteva mancare, quindi, il tradizionale e attesissimo evento col quale Roberto Bolle, da anni, porta la danza nei luoghi più suggestivi del mondo e dell’Italia. E dopo il clamoroso successo di «Danza con me», il format televisivo con cui ha salutato il nuovo anno in compagnia di altri grandi artisti, il ballerino torna a esibirsi dal vivo. Un ritorno in scena desideratissimo, dopo oltre dieci mesi di distanza dal suo pubblico.
«C’è la sensazione emozionante di tornare in scena, e di farlo in luoghi iconici», ha dichiarato l’étoile in un’intervista all’indomani della serata al Circo Massimo, scegliendo di dedicare anche una riflessione a quanto accaduto nei mesi di lockdown, e alla loro inevitabile ripercussione sulla vita di tutti, a partire dagli stessi danzatori.
«Abbiamo un nuovo modo di vivere il momento del palcoscenico - ha spiegato - e il contatto con il pubblico, la nostra sensibilità si è trasformata». A Roberto Bolle, dunque, il compito, all’Arena di Verona, di diventare ambasciatore di nuove consapevolezze attraverso l’arte e la bellezza di cui oggi, più che mai, ci sono un desiderio e un biso