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Nuova serie tv presentata a Venezia76

Jude Law di nuovo Papa
«Stavolta sarò nudo»

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Jude Law alla Mostra di Venezia
Jude Law alla Mostra di Venezia
«The New Pope», la presentazione

Papa Pio XIII, il tormentato Lenny Belardo (Jude Law) è entrato in coma, fuori la clinica a decine di donne con la sua immagine a santino disegnata sulla felpa, stazionano pregando per lui, mentre il segretario di Stato, il Cardinal Voiello (Silvio Orlando) con le alte cariche va in Inghilterra sperando che un cardinale sui generis, un dandy ricco, aristocratico, moderato, affascinante, Sir John Brannox, (John Malkowich), accetti di diventare il nuovo papa, Giovanni Paolo III, più simile ad «amministratore delegato».

 

Lenny Belardo, che durante il coma lo si vede uscire come Venere dalle acque del mare e sfilare come un modello bellissimo e muscoloso con un essenziale costume bianco tra ali di donne svenevoli in bikini, è pronto per tornare, non prima di tentare un miracolo. Fine dello spoiler su «The New Pope» di Paolo Sorrentino.

 

Gli episodi due e sette della nuova serie, ancora ambientata in Vaticano, dopo il successo di «The Young Pope» venduto in 154 paesi, sono stati presentati in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia, con tutto il cast internazionale e il pool di produttori Nicola Maccanico (Sky), Francesca Orsi(Hbo), Lorenzo Mieli (Wildside). La produzione originale Sky, Hbo, Canal+, in nove puntate, andrà in onda in autunno.

 

«Sono stato un fan della prima serie e conosco i film di Sorrentino - ha detto la new entry John Malkovich - il Vaticano e la religione non sono miei campi naturali di interesse ma il progetto aveva una guida come lui, formidabile nella costruzione quasi geografica di ambienti e personaggi e una struttura brillante. E poi aveva al centro una cosa affascinante: il bisogno delle persone di qualcosa di spirituale, di credere in qualcosa, anche nei miracoli». L’interesse recidivo del regista premio Oscar della «Grande Bellezza» pur avendo al centro sempre il Vaticano si sposta verso l’esterno. «mentre nella prima serie l’ambiente era tutto interno, in questa il Vaticano guarda fuori e si misura con questioni legate all’attualità». Ad esempio il fondamentalismo, «non solo quello islamico, ma i fondamentalismi in generale e i possibili rischi che almeno per me sembrano essere sempre dietro l’angolo».

 

Farà scandalo un papa sexy come Jude Law? La fantasia esagerata muoveva già la prima serie per la verità, ma ha assicurato Sorrentino scherzando sulle nudità del pontefice che «Il nudo è molto ben distribuito in tutta la serie. E anzi è rispettata la par condicio: si vedono nudi uomini, donne e pure animali», mentre Law ha aggiunto, «avrò quasi un fazzolettino al posto dello slip, il più piccolo mai indossato». «Tutto è lecito» sullo schermo di The New Pope perché l’immaginazione e la metafora nutrono la sceneggiatura scritta da Sorrentino con Umberto Contarello e Stefano Bises. «Speriamo che la realtà non superi la fantasia», ha aggiunto il regista, «perché si vedrebbero cose che sarebbe meglio non vedere, le trame si spingono in un mondo di pericolo che è meglio rimangano semplicemente una finzione narrativa e non accadono nella realtà». I due papi corrispondono a due «idee di papato diverse, una più spericolata e una più prudente».

 

Nella nuova serie il cardinale Voiello-Silvio Orlando, una cover smartphone del Napoli e una passione per i film romantici di Hollywood, avrà ancora maggiore importanza. «Faccio un lavoro enorme da centrocampista che tesse e tiene in piedi tutti i fili del racconto. In più vengono fuori elementi di comicità e anche di fragilità. Sono un elemento inelegante e di disturbo ma di concretezza». La "pausa" televisiva di Sorrentino è finita: a breve le riprese in America del nuovo film «The Mob Girl» con protagonista Jennifer Lawrence.

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