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Il piano di Cassano scalda i cuori

Rino Davoli, ideatore del Premio Beatrice, con Dodi Battaglia
Rino Davoli, ideatore del Premio Beatrice, con Dodi Battaglia
Rino Davoli, ideatore del Premio Beatrice, con Dodi Battaglia
Rino Davoli, ideatore del Premio Beatrice, con Dodi Battaglia

Emozioni, musica e solidarietà al teatro Filarmonico per la sesta edizione del Premio Beatrice. Ad aprire l'evento Timothy Cavicchini e Selene Vicenzi, con l’anteprima del Premio, durante la quale si sono esibiti ragazzi provenienti da tutta Italia, finalisti delle scorse edizioni di Next Generation, contest di canto e ballo prodotto dagli stessi autori.

Rino Davoli, fondatore dell'associazione e organizzatore dell'evento assieme ai figli Tommaso e Ilaria, ha ricordato la moglie Beatrice con un messaggio di speranza. «Con il premio e l'associazione - racconta - intendiamo portare l'amore e il sorriso di Beatrice in ogni cuore che necessità d'amore, sostegno, speranza e conforto». Ha partecipato alla serata anche il sindaco Flavio Tosi che ha ringraziato la famiglia Davoli per aver trovato la forza di trasformare un momento di dolore, in un momento di speranza e solidarietà.

Primo ospite della serata, Gio Boscaglia, cantautore napoletano, con l'inedito «Il mondo è pieno di ombre». La serata è proseguita con una parata di stelle presentate dalla speaker radiofonica di Rtl 102.5, Francesca Cheyenne. Ha coinvolto il pubblico Giuseppe Povia con due pezzi molto conosciuti come «Vorrei avere il becco» e «La verità».

Momento molto sentito quello con Piero Cassano, che al pianoforte ha emozionato la platea eseguendo tre suoi grandi successi, scritti per Eros Ramazzotti e Anna Oxa. «Sono cose della vita», «Adesso tu» e «Quando nasce un amore». Seguito da un altro big della musica italiana, Dodi Battaglia, con due brani storici dei Pooh, «Parsifal» e «Tanta voglia di lei», canzone che ha fatto innamorare più di una generazione. Durante la serata spazio anche a persone che si sono contraddistinte nel sociale, come Chantal, la figlia di Stefano Borgonovo, Adriano Pennino, Roberto Cenci e Don Antonio Mazzi. L'ultima parte dell'evento ha visto sul palco giovani usciti dai talent: il cantautore Pier Davide Carone ha emozionato il pubblico con la sua «Nanì», seguito da Leiner Riflessi, che ha portato una nota di soul con l'intramontabile brano di Stevie Wonder, «Lately».

La parata di stelle che ha illuminato il Teatro Filarmonico si è conclusa con l'animo rock del veronese Timothy Cavicchini e l'Ostetrika Gamberini. Ma sono state le note del «Sogno siamo noi», a concludere con un soffio di speranza una straordinaria serata musicale, di solidarietà.

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