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L’EVENTO

Galà Domingo, l’omaggio a Verdi riempie l’Arena Il debutto di Abdrazakov

di Alessandra Galetto
Brani da Aida, Don Carlo e Macbeth con grandi interpreti accanto al maestro madrileno. Applausi al basso russo, star della lirica mondiale

Un lungo legame con Verona, che si emoziona e si lascia travolgere dal nuovo spettacolare evento che ancora consacra Placido Domingo mattatore indiscusso dell’anfiteatro. L’ultimo gala del 99° Arena Opera Festival 2022 si è rivelato un appuntamento straordinario con Domingo che, fin dal suo esordio italiano avvenuto proprio in Arena nel 1969, ha sempre mantenuto vivo il legame con la nostra città. E se è vero che il rapporto fra l’Arena e Domingo ogni anno si arricchisce di sorprese e si diversifica nella proposta artistica, questo Verdi Opera Night di ieri sera ha avuto dalla sua il di più della spettacolarità. Nell’anno in cui, dopo i limiti imposti dalla pandemia, l’opera in anfiteatro è tornata alla grandiosità delle scenografie e alla coralità delle masse in scena, anche il Galadi Domingo ha trionfato per spettacolarità con scene affidate alla mano esperta di Ezio Antonelli e coreografie firmate da Luc Bouy. Domingo, affiancato da un cast di stelle, ha regalato un viaggio all’interno di Aida, Don Carlo e Macbeth, tre opere in cui il maestro è stato interprete in scena di tre intensi ruoli baritonali, di cui uno, quello di Amonastro in «Aida», al debutto assoluto sulla scena nel repertorio record dell’artista madrileno, che supera i 150 ruoli. In uno spettacolo popolato da numerosi mimi e figuranti, sotto la direzione del maestro valenciano Jordi Bernàcer, hanno brillato le interpretazioni di Maria José Siri, Yulia Matochkina, Fabio Sartori e del basso Ildar Abdrazakov per la prima volta all’Arena di Verona, in un attesissimo e applaudito debutto. Poco prima dello spettacolo le associazioni femminili di Verona hanno diffuso un comunicato in cui condannavano la scelta di Fondazione Arena di invitare Domingo dopo le accuse di molestie sessuali che lo hanno toccato negli anni scorsi e le nuove accuse che di recente lo hanno coinvolto. Tra i firmatari, anche la consigliera comunale di maggioranza Jessica Cugini. Tra gli artisti più richiesti dai principali teatri del mondo, Abdrazakov si è cimentato rispettivamente con i ruoli del gran sacerdote Ramfis, di Re Filippo II di Spagna, interpretato nell’ampio monologo «Ella giammai m’amò» e soprattutto con la celebre scena e aria di Banco in Macbeth, vetta poetica fra le più alte nella creazione verdiana e biglietto da visita di tutti i più grandi bassi.Grande suggestione con le scene di Don Carlo, che il giovanissimo Domingo interpretò in Arena l’anno del suo esordio. La star madrilena ha dato voce e corpo a Rodrigo, ruolo tra i più intensi e amati del repertorio baritonale in una delle pagine più imponenti e complesse di tutto Verdi, per forza drammatica e pensiero politico: il duetto di Rodrigo con Filippo II. E infine il secondo atto di Macbeth, che ha visto Domingo nei panni del protagonista impegnato vocalmente e attorialmente nella scena finale del banchetto. Convincente la regia della serata, curata da Stefano Trespidi, indiscusso conoscitore degli spazi dell’anfiteatro, che consolida così il suo rapporto con Plácido Domingo, culminato nell’indimenticabile gala scenico del 2019, una vera e propria festa che ha celebrato i 50 anni dal debutto assoluto del Maestro in Arena. Il gala apre una settimana speciale per il Festival, con nuovi cast e gli spettacoli di Zeffirelli. Domani l’ultima rappresentazione di Carmen vede l’esordio della protagonista Yulia Matochkina accanto a Vittorio Grigolo. Domenica Aida torna in scena con la prima volta di Jonas Kaufmann in ruolo completo all’Arena.•.

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