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Estate teatrale

«Fight or Flight» di Chiara Frigo, la forza del femminile infiamma il Teatro Romano

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Una scena di «Fight or Flight» (foto Brenzoni)
Una scena di «Fight or Flight» (foto Brenzoni)
«Fight or Flight»

Sono le fiamme, gli incendi che devastano le foreste e il pianeta, i vani tentativi di spegnere troppi fuochi indomabili ad aprire, in un video che illumina il palcoscenico, «Fight or Flight», lo spettacolo andato in scena martedì nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese al teatro Romano, la rassegna organizzata dal Comune di Verona e giunta quest’anno alla sua 73esima edizione. Sul palco la coreografa Chiara Frigo, direttrice artistica con Silvia Gribaudi dell’associazione culturale Zebra, che rinnova con questo lavoro la collaborazione con il drammaturgo Riccardo de Torrebruna. Insieme a lei, la danzatrice Maru Rivas e l’attrice Valentina Banci, e per la prima volta in teatro Alex Ruggeri.

È una scena nuda e bianca, quella su cui si muovono le protagoniste, in un sapiente disegno luci firmato da Moritz Zavan Stoeckle che ne esalta la presenza e regala un contrasto con il fondo del palco, dietro il quale si possono intravvedere i musicisti Laura Masotto, con violino elettrico e synth, Lorenzo Masotto, synth, e Bruce Turri, batteria.

«Come vivremo la nostra vita? Che ne sarà di noi?»: è questo l’interrogativo che tormenta e ossessiona le tre donne, la cui energia raggiunge il pubblico in platea con impeto, in tutta la sua drammaticità. Diverse tra loro, ciascuna portatrice di una forza femminile capace di sfidare quell’incendio che divampa fuori e dentro l’anima e mette in discussione la loro intera esistenza, esse fanno rivivere le protagoniste del dramma di Anton Cechov, «Tre sorelle», dove ognuno dei personaggi è destinato a vivere un tragico epilogo, e la speranza di un futuro migliore si trasforma in sogno irrealizzabile. O forse non del tutto: certo, in assenza di una risposta rassicurante a portata di mano, ognuno è chiamato a interrogarsi e a prendere consapevolezza delle proprie responsabilità, anche e soprattutto per amore di chi verrà dopo di noi. E a scegliere: fight or flight? Attacco o fuga? Perché di fronte a un pericolo imminente spesso non esistono altre soluzioni.

«Fight or Flight» è l’ultima tappa di un ciclo di quattro azioni performative, ognuna delle quali è ispirata a un elemento. Sebbene distinti, nei contenuti e nella forma, questi lavori indagano aria, acqua, terra e fuoco come portatori di un innato dualismo di forza e distruzione. Proprio sul palco del Teatro Romano, lo scorso anno, la performer aveva portato l’altro suo spettacolo, Himalaya_Drumming.

Silvia Allegri

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