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Eurovision, trionfo Maneskin L’Arena chiede il bis nel 2022

L’esultanza dei Maneskin Il gruppo rock originario di Roma ha vinto l’Eurovision Song Contest con il brano «Zitti e buoni»
L’esultanza dei Maneskin Il gruppo rock originario di Roma ha vinto l’Eurovision Song Contest con il brano «Zitti e buoni»
L’esultanza dei Maneskin Il gruppo rock originario di Roma ha vinto l’Eurovision Song Contest con il brano «Zitti e buoni»
L’esultanza dei Maneskin Il gruppo rock originario di Roma ha vinto l’Eurovision Song Contest con il brano «Zitti e buoni»

Sul tetto d’Europa. Ancora loro, sempre più in alto. Perchè se con «Zitti e buoni» i Maneskin avevano stregato il pubblico italiano conquistano lo scettro del Festival di Sanremo adesso i quattro giovani talenti del rock sono saliti sul trono dell’Eurovision, la competizione musicale che raduna gli artisti scelti da ciascun Paese. La favola dei Maneskin ha scritto un nuovo capitolo: dopo la partecipazione a X Factor, dopo il successo radiofonico e i dischi di platino, dopo il primo posto sul palco dell’Ariston pochi mesi fa ora è arrivata anche la vittoria all’Eurovision Song Contest con il brano «Zitti e buoni». Una vittoria che all’Italia mancava dal 1990, con Toto Cutugno (e prima di lui Gigliola Cinquetti nel 1964), e che l’anno prossimo, dunque, riporta la manifestazione nel nostro Paese (la Rai non ha ancora sciolto la riserva su quale sarà la città ospitante). Ma più di qualcuno ha fatto uscire il nome di Verona con la magia dell’Arena. Solo un sogno «Mai dire mai nella vita, ma voglio essere sincero, credo sarà molto difficile», esordisce Gianmarco Mazzi, amministratore e direttore artistico di Arena di Verona srl, «l’Eurovision prevede strutture pazzesche che a livello logistico mal si conciliano con il nostro anfiteatro, ci vogliono mesi di lavoro e soprattutto di solito scelgono location coperte perchè altrimenti in caso di pioggia sarebbe un disastro. Certamente, il nome di Verona e dell’Arena è uscito, perchè l’hanno scorso la registrazione di “Fai rumore” di Diodato proprio per l’Eurovision ha colpito un po’ tutti, in Italia e in Europa. Per nostra fortuna abbiamo un sindaco che spinge sempre forte sull’acceleratore e fa di tutto per portare a Verona i grandi eventi quindi mai direi mai», sorride Mazzi, «ma sarà molto difficile vedere l’Eurovision 2022 in Arena. Questa manifestazione per me ha un sapore particolare perchè fui proprio io assieme a Morandi a spingere per riportarla in Rai nel 2011». E l’altra sera il contest internazionale ha applaudito un altro capitolo della favola dei quattro ragazzi romani che a 20 anni o poco più sono riusciti a conquistare il mondo. «Quello che abbiamo fatto è incredibile, ma non abbiamo mai smesso di crederci», è stato il primo commento a caldo della band, e quell’urlo liberatorio di Damiano a fine esibizione («il rock non morirà mai») lo testimonia. A premiarli nell’Ahoy Arena di Rotterdam soprattutto il voto del pubblico a casa, con numerosi endorsement dei big nostrani da Vasco a Pausini, passando per Fedez e Ferragni, che ha ribaltato la classifica provvisoria. «Significa che, oltre alla nostra musica, è stata premiata la nostra sincerità, che siamo arrivati. Il giudizio del pubblico è più importante di quello della giuria, sono loro che vengono ai nostri concerti. Noi siamo quattro amici che si divertono a suonare insieme, è questa la nostra forza» hnoa ripetuto Damiano, Victoria, Ethan e Thomas. La polemica Una vittoria su cui qualcuno ha voluto gettare un’ombra: in una ripresa in diretta tv si vede Damiano, il cantante della band, chino sul tavolino, come nell’atto di sniffare cocaina. «Polemiche sterili e senza senso; la risposta, «mi sono abbassato sul tavolino, ma le mani erano in vista. Sono davvero stupito. Io non uso droghe e non voglio che si dica una cosa del genere», confermando l’imminente test antidroga. Ma è già ora di pensare al prossimo tour nei più importanti palazzetti italiani, dove presenteranno il loro secondo album «Teatro d’ira - Vol. I» in un viaggio di 11 date. La band ha mandato sold out in pochissimo i concerti previsti a Roma il 14 e 15 dicembre 2021, poi toccherà a Milano, Bologna, Napoli, Firenze, Torino e Bari prima di concludersi a Verona il 23 aprile 2022, evento che aprirà la stagione dei grandi concerti dell’Arena. Ma potrebbe anche esserci una sorpresa. «Questo trionfo dei Maneskin all’Eurovision, dopo quello di Sanremo, mi riempie di gioia ed entusiasmo, evidentemente ci avevamo visto dentro ad organizzare il loro concerto in Arena con largo anticipo», il commento di Mazzi. «Persino Palazzo Chigi si è congratulato ed è giusto perché rappresentano l’Italia che vince. Saranno proprio loro ad aprire la stagione 2022 dell’Arena con il concerto del 23 aprile ma mi piacerebbe ospitarli anche per una seconda data, il 22 aprile 22 suona molto bene come inizio per l’Arena.Ne parlerò con il soprintendente Tinè che spero mi dia una mano». •.

/// Luca Mazzara

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