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festival di sanremo

Blanco e la furia sul palco, arrivano le scuse e pure una canzone: «Ti voglio bene Ariston, con tutta la mia follia»

Il cantante pubblica su Instagram un post con il testo di una canzone (scritta la notte scorsa alle 4.30): «Ariston, mi hai visto fragile come un bimbo...»
Il testo scritto la notte scorsa da Blanco e dedicato all'Ariston
Il testo scritto la notte scorsa da Blanco e dedicato all'Ariston
Blanco non sente la sua voce e distrugge il palco dell'Ariston

Aggiornamento ore 13.30

«Blanco è consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto. Non ha chiesto di essere capito ma di essere perdonato». Lo ha detto Amadeus commentando l’azione del giovane artista che ieri ha distrutto gli addobbi floreali sul palco.

«Mi ha chiamato, era dispiaciutissimo e ha chiesto scusa». «A 19-20 anni capita di fare qualcosa che non vorresti fare. Accettiamo le sue scuse con serenità. Non è stata una gag andata male. Era previsto che dovesse dare un calcio alle rose - ha continuato Amadeus -. Poi ci sono stati problemi tecnici e ha scatenato la sua rabbia sui fiori. Ha sbagliato e lo sa per primo».

Intanto il cantante pubblica sul suo profilo Instagram un post con la foto di una dedica (una poesia, il testo di una canzone?) rivolta proprio al teatro su cui è andata in scena tutta la sua furia: «Ariston, mi hai visto fragile come un bimbo...», scrive l'artista ventenne. E conclude: «Ti voglio bene Ariston, con tutta la mia follia».

 

 

 

***

E meno male che il pezzo si chiama "L'isola delle rose". Blanco spacca tutto. Ma stavolta non con la forza (indiscutibile) della sua musica. Sfascia il palco per problemi di audio e viene fischiato nell'incredulità generale. Il suo scoppio di rabbia è il caso della prima puntata del Festival di Sanremo ed esplode nella notte quando ritorna in scena per cantare il suo nuovo singolo. "L'isola delle rose", appunto. Il problema è che, a differenza della prima esibizione con Mahmood (la riproposizione del successo dell'anno scorso "Brividi") stavolta durante la performance il talento di Calvagese non riesce a sentire la sua voce in spia. E perde la calma (a dir poco).

Amadeus chiede spiegazioni a Blanco dopo che ha devastato il palco
Amadeus chiede spiegazioni a Blanco dopo che ha devastato il palco

Il suo sfogo è punk come neanche Sid Vicious nella sua versione di "My way". Inizia a prendere a calci i fiori, devasta la scenografia e salta addosso ai suoi sodali che provano a salvare l'esibizione (con la seconda voce-guida di Blanco registrata nella base che continua a sentirsi). Un quadro surreale.

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La platea dell'Ariston non ha dubbi: pollice verso. Amadeus entra in tutta fretta sul palco e con il suo savoir faire prova a riportare la calma, ma perfino lui fatica a ritrovare il bandolo della matassa. Tanto che nella concitazione chiama Blanco "Salmo". Il conduttore e direttore artistico del Festival prova a far spiegare Blanco per placare la contestazione, ma le sue giustificazioni ("Non mi sentivo la voce e mi volevo divertire") fanno imbufalire il pubblico ancora di più. Gianni Morandi sdrammatizza fingendo di spazzare il palcoscenico. "Era dai tempi di Bugo e Morgan che non mi capitava qualcosa del genere - scherza Amadeus -, Ma allora c'era Fiorello...". Che sul caso-Blanco interviene nell'anticipazione del DopoFestival, fra il serio e il faceto: "Non è che lo fai ricantare adesso?" Messaggio chiaro. Non ricanterà. Amadeus l'annuncia e qui sì, piovono applausi.

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