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Il campione era stato ricoverato all’ospedale di Borgo Trento per un’infezione al ventricolo cerebrale

Dopo due mesi di ospedale, Damiano Cunego ritorna a casa

Damiano Cunego sorridente mentre lascia l’ospedale
Damiano Cunego sorridente mentre lascia l’ospedale
Damiano Cunego sorridente mentre lascia l’ospedale
Damiano Cunego sorridente mentre lascia l’ospedale

«Ciao ragazzi, volevo condividere con voi questo momento per me così importante. Dopo quasi 60 giorni di ospedale finalmente sono a casa . Grazie ai medici e allo staff della neurochirurgia e delle malattie infettive di Verona ho avuto la possibilità di continuare la terapia antibiotica a casa fino al 17 agosto». Inizia così il post su facebook di Damiano Cunego che annuncia di aver lasciato l’ospedale. E prosegue: «Seguirà poi in altra risonanza per vedere la situazione. Grateful for everything life give to me and all your love. Damiano».

 

Si conclude, così, una brutta avventura iniziata il 10 giugno all’ospedale di Borgo Trento dove Cunego era stato ricoverato per un’infezione in un ventricolo cerebrale che si trova nell’encefalo. Era stato lo stesso vincitore del Giro d’Italia 2004 a comunicarlo sui suoi canali social, allegando una sua foto». Riferisce: «L’infezione mi ha, al momento, stoppato. Il magnifico staff della Neurochirurgia di Verona, e in particolare il dottor Soda, mi stanno seguendo nella terapia quotidiana antibiotica».

 

Il Piccolo principe del ciclismo italiano, 53 vittorie in carriera (tra le quali per tre volte una classica monumento come il Giro di Lombardia e una Amstel Gold Race), aveva spiegato che fortunatamente il problema era risolvibile, ma era necessario di un periodo di cura e riposo in ospedale per poter uscirne al meglio. E così è stato. Durante la malattia, Cunego aveva sempre tranquillizzato amici e tifosi. Cunego, terminata la carriera ciclistica, ha proseguito nel ciclismo preparando tabelle di allenamento per gli appassionati che aderiscono al suo progetto, nel quale sono comprese anche simulazioni di tappe delle grandi corse a tappe Giri che comprendono cime mitiche del Giro come Gavia, Stelvio, Mortirolo. La bici non l’ha mai abbandonata, neppure durante il lockdown quando si è allenato sui rulli. Ora potrà anche riprendere gli studi alla facoltà di Scienze motorie di Verona. •

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